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IL GAZZETTINO del 30 Maggio 2007

Scritto il 30/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]

PADOVA PERNUMIA I tecnici della Provincia durante un sopralluogo per la bonifica hanno scoperto il fumo. Due ipotesi sulla causa:reazione chimica o un mozzicone di sigaretta. A fuoco i fanghi tossici della C&C, paura tra i residenti. Miazzi: «L’episodio conferma tutta la gravità della situazione». Vettore: «Vivo e lavoro qui a fianco, sono terrorizzato dagli odori» Pernumia. (E.M.) La C&C torna a far paura. Questa volta si è rischiato un incendio disastroso, a soli tre giorni dal sit-in di protesta davanti ai cancelli dall’azienda di Pernumia.Ieri mattina c’è stata una visita di controllo dei tecnici della Provincia insieme all’Arpav e agli amministratori dei Comuni di Battaglia e Pernumia. Durante l’ispezione hanno scoperto qualcosa di anomalo. Dagli ammassi di terra fuoriusciva del fumo. Un principio di incendio che ha fatto scattare l’allarme. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Este e Padova, insieme ai tecnici dell’Arpav e agli uomini della Guardia forestale. L’area è stata circoscritta e sul posto sono arrivati camion pieni di sabbia e autobotti.Il pericolo era dato dalle tonnellate di fanghi tossici depositate all’interno dei capannoni. Per questo si è dovuto procedere con estrema cautela, senza sollevare le polveri nocive. Il lavoro è diventato lento e ha richiesto parecchie ore: i vigili hanno utilizzato un’escavatore per muovere i fanghi che apparentemente si avvicinavano a temperature troppo elevate. Due le ipotesi ancora al vaglio: si potrebbe trattare di autocombustione per reazione chimica, o un incidente causato da mozziconi di sigaretta. Capita spesso, durante la notte, che gruppi di ragazzi entrino nell’area della C&C per trovare un luogo appartato. Anche per questo motivo sono stati affissi nuovi cartelli che segnalano la pericolosità del sito.Grande è stata la paura dei residenti della zona, che per ore sono rimasti increduli di fronte ai cancelli dell’azienda. Anche i sindaci e gli assessori all’ambiente di Battaglia e Pernumia sono rimasti sul posto per assicurarsi che non ci fosse pericolo di fuoriuscita dei gas. «Vivo e lavoro qui a fianco spiega Mario Vettore sono terrorizzato dagli odori che sento anche lavorando. Speriamo che la situazione migliori». Tra le persone accorse a chiedere spiegazioni c’erano anche i rappresentanti dei comitati ambientalisti La Vespa di Battaglia e Lasciateci Respirare di Monselice. «L’allarmante episodio di oggi conferma tutta la gravità della situazione e l’urgenza dell’azione di bonifica ha commentato Francesco Miazzi del comitato monselicense - Se ciò non avverrà in tempi celeri, i comitati, le associazioni ambientaliste ed i cittadini riprenderanno una forte mobilitazione in ogni sede responsabile di questa presenza inquinante».