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IL MATTINO del 16 Giugno 2007

Scritto il 16/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]

PERNUMIA. «Quello della C&C è un problema serio che intendiamo risolvere al più presto. La quantità di materiale ammassato all’esterno e stoccato all’interno è tale da rendere impossibile un piano di bonifica dei soli enti locali. Per questo è determinante fare squadra e riunire tutte le realtà coinvolte». Il presidente della Provincia, Vittorio Casarin, esprime così la sua opinione sul «caso C&C» dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina nell’azienda di via Granze. Una visita di una quarantina di minuti cui hanno partecipato anche l’assessore provinciale all’ambiente Roberto Marcato, il sindaco di Battaglia Terme Velia Bevilacqua con l’assessore all’ambiente Placido Bertin, il vicesindaco di Due Carrare Claudio Garbo, l’assessore all’ambiente di Pernumia Lucio Fortin e il vicesindaco Silvano Berto. Presenti pure il Corpo Forestale, alcuni tecnici dell’Arpav e un rappresentante della Regione, l’ingegnere Massimo Ingrosso. Prima un lungo giro all’esterno, poi un breve blitz dentro ai capannoni con tanto di mascherine protettive, infine la dettagliata relazione nella sede municipale di Pernumia. «Il primo obiettivo è mettere in sicurezza l’area esterna – puntualizza Casarin – Porteremo via i rifiuti e bonificheremo il terreno. L’Arpav ci sta aiutando con l’analisi e la caratterizzazione del materiale. I dati arriveranno tra una decina di giorni». Il numero uno provinciale svela poi i tempi degli interventi. «Ricevute le analisi, ci siamo dati due settimane di tempo per preparare un protocollo d’intesa che verrà sottoscritto dai tre Comuni coinvolti, dalla Provincia e dalla Regione. Poi inizieremo subito a portare via i fanghi. Noi ci siamo presi carico della caratterizzazione e dello smaltimento dei rifiuti esterni». Il costo per la bonifica della sola area esterna oscilla tra i 500 e i 600 mila euro. Ben oltre il milione la somma necessaria per gli spazi interni, per i quali ci si rivolgerà anche al Ministero dell’Ambiente. «Entro fine luglio selezioneremo la ditta che farà la caratterizzazione interna – conclude Casarin – Contiamo di far partire i lavori entro settembre. I Comuni si occuperanno della messa in sicurezza dei capannoni, rinforzando i muri di tamponamento e le pareti perimetrali e riparando le falle che si sono aperte sulle lamiere e sul soffitto».Matteo Lunardi