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IL MATTINO del 13 Marzo 2007

Scritto il 13/03/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]

PERNUMIA/BATTAGLIA La ditta «Cedro» deve rimuovere i fanghi della C&C Due mesi per bonificare l’area PERNUMIA. Due mesi di tempo alla ditta «Cedro» per portare all’interno del capannone i rifiuti che sono ancora ammassati all’esterno (nella foto). Altrimenti sarà il Comune di Pernumia a rimboccarsi le maniche e iniziare il piano di bonifica del sito. Procede a piccoli passi la questione legata alla «C&C», l’azienda tuttora posta sotto sequestro per aver realizzato conglomerati cementizi con l’utilizzo di rifiuti tossico-nocivi. La Commissione Tecnica Provinciale Ambiente ha approvato nei giorni scorsi il piano di caratterizzazione dell’area, che domani sarà votato anche dalla giunta comunale di Pernumia. La ditta «Cedro», proprietaria del lotto di terra su cui sorge la «C&C», avrà quindi 60 giorni di tempo per portare all’interno del capannone i rifiuti ancora depositati fuori, pericolosamente in balìa del vento e degli altri agenti atmosferici. In caso contrario, sarà il Comune ad intervenire e agire in prima persona. «La “Cedro” ha due mesi per trovare una soluzione - spiega il sindaco Giovanni Magarotto - Se a maggio ci ritroveremo al punto di partenza, saremo noi a prendere in mano la situazione e provvedere all’internamento dei rifiuti. Abbiamo già selezionato cinque ditte e vagliato le rispettive proposte. La messa in sicurezza dell’area esterna costituisce il primo obiettivo, poi penseremo alla bonifica degli spazi interni. E’ una questione troppo importante, ne va della salute dei cittadini». Dopo mesi e mesi di illusioni e vane speranze, la spinosa questione della «C&C» sembra così finalmente arrivata ad una svolta. Il tutto a quasi cinquanta giorni di distanza da venerdì 26 gennaio, data in cui il tribunale ordinario di Venezia ha ospitato l’udienza preliminare del processo contro l’azienda incriminata. Un appuntamento in cui il Comune di Pernumia, costituitosi parte civile e rappresentato dall’avvocato Barbara Bisinella, si è presentato insieme ad altri 25 comuni, 10 province, 4 regioni, Wwf e Legambiente. «Vogliamo andare fino in fondo - ribadisce Magarotto - La salute dei cittadini è una priorità assoluta, un valore da tutelare». (Matteo Lunardi)