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C&C - Rass. Stampa

IL MATTINO del 15 Giugno 2007

Scritto il 15/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA Tutti uniti per disinnescare la «bomba C&C». Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta del sindaco Giovanni Magarotto di tentare tutte le strade possibili per sollecitare Provincia e Regione ad appoggiare il Comune nella bonifica del sito di via Granze. «La sola caratterizzazione e messa in sicurezza dei rifiuti esterni costerebbe 800 mila euro – precisa il primo cittadino di Pernumia – E’ impensabile agire da soli, abbiamo bisogno di aiuto. Ho già avuto un colloquio con il presidente Casarin che mi ha dato la sua disponibilità a venirci incontro e sensibilizzare la Regione. La Provincia si è impegnata a fare la caratterizzazione dei rifiuti interni, l’Arpav si è proposto per quelli esterni. Non possiamo perdere altro tempo». Sulle modalità dell’intervento, Magarotto ha le idee chiare. «Ci siamo opposti all’ipotesi di fare una discarica all’interno della “C&C”. Per una vera caratterizzazione servirebbero dei carotaggi per ogni metro quadrato, un’operazione da diversi milioni di euro. Non possiamo nemmeno trasportare i rifiuti esterni all’interno del capannone, altrimenti il Comune figurerebbe come co-inquinatore. La soluzione è una sola: portare via tutto». Parere favorevole anche dai banchi dell’opposizione. «Bisogna scendere in piazza e alzare la voce – tuona Silvio Francescon, capogruppo di “Pernumia delle Libertà” – E’ un disastro ambientale che in pochi metri tocca 2500 persone». «Dobbiamo convocare un consiglio comunale straordinario aperto a cittadini, Arpav, Provincia e Regione – suggerisce Paolo Merlo, consigliere di “Con la gente per Pernumia” – Servono provvedimenti efficaci ed immediati».Matteo Lunardi

IL MATTINO del 15 Giugno 2007

Scritto il 15/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA «Il principio di incendio dei giorni scorsi è un segnale allarmante. Lo sversamento di rifiuti nel fosso consortile è continuato, l’inquinamento delle falde e del suolo si è aggravato. Il tempo è scaduto: la Regione si occupi della bonifica senza altri indugi. Anche interessando il Ministero, se necessario». Il consigliere regionale dei Verdi, Gianfranco Bettin, non usa giri di parole per tornare sul «caso C&C». E lo fa con un’interrogazione urgente per esortare la giunta regionale ad intervenire. «A distanza di due anni non c’è stato alcun intervento concreto delle autorità amministrative – attacca Bettin – Il rischio ambientale e sanitario è alto non solo per chi abita attorno alla C&C, ma per interi quartieri di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare. La presenza di tonnellate di rifiuti nei capannoni rappresenta al momento il rischio più elevato e non ci si può limitare ad una semplice messa in sicurezza. Bisogna procedere ad un piano di caratterizzazione, stoccare i rifiuti in siti idonei e iniziare la bonifica dell’intera area. Il Comune di Pernumia non può sostenere da solo costi così alti: Provincia e Regione devono intervenire».Matteo Lunardi

IL GAZZETTINO del 09 Giugno 2007

Scritto il 09/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA. LUNEDÌ IN CONSIGLIO PROVINCIALE E STASERA C’È "STRISCIA LA NOTIZIA" <> Il problema della C&C è all’ordine del giorno nel consiglio comunale di Battaglia e in quello provinciale a palazzo Santo Stefano. In entrambi i casi, lunedì, si parlerà proprio della bonifica della ditta di via Granze. Nell’area, sono stoccate migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, tanto da destare l’attenzione di Striscia la Notizia, giunta in paese mercoledì mattina. Il servizio, a cura di Moreno Morello, andrà in onda sabato sera. Durante il consiglio provinciale, saranno presenti anche i ragazzi dell’associazione ambientalista La Vespa, che si sta battendo da anni per tenere alta l’attenzione sul problema. Per questo all’inizio del consiglio, distribuiranno foto dei fanghi tossici stoccati, per sensibilizzare ancor di più le istituzioni. Il principio di incendio che si è verificato, pochi giorni fa, all’interno dei capannoni ha fatto scattare un campanello d’allarme. Grazie ai residenti si è scoperto che spesso la gente entra abusivamente nella zona della C&C. Soprattutto le donne che raccolgono erbette spontanee e bambini che entrano per giocare. I cartelli plasticati vietano l’ingresso nell’area della ditta, ma nelle ore notturne i capannoni diventano rifugio per chi cerca un riparo. Le intrusioni da parte di ignoti, sono state confermate anche durante l’ultimo sopralluogo di istituzioni, Arpav e vigili del fuoco. «Ci serve un aiuto dalla Regione e dal Governo ha commentato Giovanni Magarotto, sindaco di Pernumia è evidente che il nostro comune non può operare da solo. Il materiale stoccato deve essere portato altrove. La possibilità di creare una discarica sul sito ci trova in totale disaccordo anche se probabilmente sarebbe meno dispendiosa. Ormai è giunta l’ora del fare».

IL GAZZETTINO del 08 Giugno 2007

Scritto il 08/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA - «Ci serve un aiuto dalla Regione e dallo Stato». E’ questo l’appello lanciato dal sindaco Giovanni Magarotto durante il consiglio comunale dell’altra sera. Al settimo punto all’ordine del giorno si discuteva infatti della famosa C&C e dei rifiuti tossici stoccati nell’area della ditta di via Granze. Pochi giorni fa si è sviluppato un principio di incendio all’interno dei capannoni che contengono i rifiuti. Un altro campanello d’allarme che potrebbe portare ad una tragedia annunciata. Per questo mercoledì mattina è arrivata sul posto anche Striscia la Notizia con l’inviato Moreno Morello. «E’ giunta l’ora del fare ha esordito il primo cittadino per procedere con la bonifica serve un cospicuo finanziamento e per questo saranno interessati Regione e Ministero. Si tratta di investire milioni di euro per avere un risultato completo. Noi non vogliamo che vengano create discariche nel sito della C&C. Per questo ci batteremo per una bonifica completa dell’area». Una proposta di mobilitazione arriva invece dal consigliere di opposizione Silvio Francescon: «Ormai è passato anche il tempo dei picchetti, conosco bene la situazione perché i miei parenti abitano li vicino. Apprezzo la sincerità del sindaco, ma in quella zona sono coinvolte circa 2500 persone. Qui bisogna andare direttamente in Regione e pretendere un intervento. Perciò chiedo ai cittadini di mobilitarsi insieme a me». L’arrivo di Striscia la Notizia sembra aver dato dei primi risultati. Morello avrebbe segnato il famoso nodo al fazzoletto da parte della Provincia che si impegnerebbe a far partire i lavori entro 2 mesi. «Avevamo sollecitato l’intervento di Striscia commenta Massimo Rizzo dell’associazione ambientalista La Vespa Morello ha intervistato i residenti della zona, tra cui ci sono molti giovani. I residenti vivono in una situazione di costante pericolo».

IL GAZZETTINO del 06 Giugno 2007

Scritto il 06/06/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA Lo chiedono i Verdi Bettin e De Marchi dopo l’incendio. «Il Comune da solo non può farcela» «Bonifica della C&C, si muova la Regione» (E.M.) Domato l’incendio vero e proprio alla C&C di Pernumia, rimane acceso quello politico. A pochi giorni dal rischio di una catastrofe ambientale i Verdi chiedono un interessamento immediato della Regione. Lo fanno con una mozione del consigliere provinciale Paolo De Marchi e un’interrogazione del consigliere regionale Gianfranco Bettin. Il 15 giugno intanto, si attende il sopralluogo del presidente della Provincia. «Abbiamo assistito - spiega Bettin - a un rimpallo di responsabilità tra il Comune di Pernumia, impossibilitato a sostenere l’onere di questo intervento, e la Provincia, che non ha mai assunto la direzione delle operazioni necessarie. La Regione non ha ritenuto di intervenire». Bettin evidenzia come il pericolo non sia circoscritto alle case limitrofe.«Il rischio ambientale è alto - continua - non solo per le abitazioni attorno alla ditta, ma per interi quartieri di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carrare. È altrettanto evidente che la presenza delle tonnellate di rifiuti nei capannoni rappresenta il rischio più alto. Non ci si può più limitare ad operazioni di semplice messa in sicurezza. Si deve procedere a un piano di caratterizzazione, si devono stoccare in siti idonei i rifiuti presenti e iniziare la bonifica dell’intera area. Questo comporta costi elevati che non possono essere sostenuti solo dal Comune di Pernumia. Per questo è importante che la giunta regionale assuma la direzione delle operazioni di bonifica della C&C, anche interessando il ministero, senza ulteriori indugi. In questo senso ho presentato una interrogazione urgente».