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Calendario Storico

01 gennaio 1156

"Ecclesie sante elisei in monte". In questa data un documento attesta che la chiesa di S.Elena sorge sulle rovine di una chiesa di S.Eliseo. Funzionavano già il bagno (chiamato di S. Eliseo) e la grotta."

02 gennaio 1797

"Tommaso Obizzi proprietario del Cataio da "per regalia a li suonatori della banda delle truppe austriache lire 22,10."

03 gennaio 1890

i proprietari dei natanti erano pochi e assumevano i barcari a giornata o richiedevano un quarto del guadagno.

04 gennaio 1189

inizia la realizzazione del canale.

05 gennaio 1232

"Inizia la propria attività il mulino "dei quattro" dal numero delle ruote."

06 gennaio 1800

Nel XVIII secolo i nomi più usati sono: Maria, Domenica, Giovanna o Zuanna, Francesca, Lucia o Lucietta, Angela o Anzola o Anzolina, Caterina o Cattarina, Antonia per le donne. Antonio, Francesco, Giovanni o Gio o Zuanne, Domenico, Giuseppe, Angelo. Poco usati i nomi dei patroni: Giacomo e Marta.

07 gennaio 1852

Si svolge il processo intentato contro dei briganti della bassa. Tutti condannati. 2 fucilati.

08 gennaio 1487

Priore di monte Croci Paolo Boldin, non ancora ordinato sacerdote accusato d’immoralità, accusato d’avere 2 figlie con una ex suora, incriminato dal vescovo Pietro Barozzi, fu assolto da Roma che era stata male informata.

09 gennaio 1579

419 abitanti: 256 adulti+163 con meno di 14 anni.

10 gennaio 1649

il liberi da Venezia dipinge in villa Selvatico.

11 gennaio 1407

Dal documento redatto dal notaio Pileo, si evince che la cartiera di Battaglia lavora in regime di monopolio. E’ vietato nel padovano il commercio di carta non prodotta a Battaglia.

12 gennaio 1651

"Giuseppe Bellini d’Este riacquista alle terme la voce perduta. Miracolo dei fanghi. Alla fonte termale di S. Elena esisteva questa iscrizione del 1651 : — Fons hic welistis invocatus — terrenis dedit virtutem et valitudvnem — dimissa voce reosumpsi ego — Joseph lìeUinus Athestinus. Che in lingua nostra suona così : Questa fonte chiamata celeste — ai moritali diede fortezza e sanità — Io Giuseppe Bellino d’Este — avendo perduta la voce qui la riacquistai, 1651."

13 gennaio 1830

il museo del Cataio contava 1110 statue, 182 busti, 64 bassorilievi, un medagliere di 14600 oggetti. Assieme a 3000 statue, armature, armi offensive, cannoni di cuoio, moschetti, archibugi e altri oggetti.

14 gennaio 1891

La ditta Jesurum inizia un laboratorio di merletti. Poi passato a Carlotta Ciprian, che ne era la direttrice.

mercoledì 15 gennaio 1902

Nascono le officine di Battaglia. Presidente Francesco Rinaldi. 100 operai.

16 gennaio 1679

Girolamo Franchetto detto Zonco, di 46 anni circa, portando un sacco dal molino alla barca muore affogato e il suo cadavere non verrà più ritrovato.

17 gennaio 1549

Traffiganti et artesani: Bianco Segato per la sua merchancia, Morgante burchiero, Antonio Gazabin, Zuan Maria Chano Negro, Francesco Zavatin, Zuanne Cavarzeran, Vicenzo barcharolo, Agnolo monaro, Pierro Schotto osto alla Batalgia, Hieronimo Chanella, Damian burchiero, Bortholamio sartor, Giollo Segatto, Zuanne de Cataro priarolo, Mio monaro, Francesco favero, Hieronimo monaro ditto Lollo, Francesco Beraldo, Zuanne monaro, Zuan Maria de Guerra monaro, Batista de Guerra monaro, Poj Machion, Mietto Tavian, Maretto Segatto, Andrea Corsatto, Pierro Costa, Agnollo tiradore, Benetto e fradelli di Menegotti, Bortholomio Marmotta, Agnolo Dresanno, Bertin Barbuggio, Benetto Saccoman barcharollo, Zuanne Pillotto, Gustin Luchetta, Pierro Ferun, Chalegaro Beluco, Francesco Pernumia, Bernardo Serafin osto alla Rivella, Gustin barcharollo, Gasparo Sachoman barcharolo, Agnolo Schalabrin, Bianchin de Lana, Rizo monaro, Iulio Trivixan per li molinj.

18 gennaio 1798

Entra in vigore il trattato di Campoformio in base al quale Battaglia e il Veneto passano sotto il dominio austriaco.

19 gennaio 1806

Dopo la battaglia di Austerlitz Battaglia e il Veneto tornano sotto il dominio francese.

20 gennaio 1815

Si torna sotto gli austriaci dopo il congresso di Vienna.

21 gennaio 1629

Festeggiate al Cataio le nozze tra Pio Enea junior e Lucrezia Dondi Orologio.

22 gennaio 1708

Carlo Pipinato , squerarolo, e Iseppo Selvazzo si prendono a male parole in piazza. Carlo estrae una pistola e Iseppo un pistolese, per fortuna riescono a dividerli. Ma Carlo fingendo d’andarsene s’apposta al mulino dei quattro e quando Iseppo gli passa a tiro gli spara. Iseppo, 20 anni, muore inconfesso per una palla di pistola in mezzo alle coste. Questi fatti si ripetono nel tempo.

23 gennaio 1689

un prete insegna per la prima volta ai bambini.

24 gennaio 1789

Servizi postali bloccati per il ghiaccio in laguna e nei corsi d’acqua.

25 gennaio 1235

Primo ponte sul canale.

lunedì 26 gennaio 2009

Bathalia, Batalie, Batalee, Battalea, Battagia, Bataia, Batalgia, Batagia, Batalia, Bataglia, Battaggia, Battaja, Battaglia. Sono i nomi che compaiono sui documenti in anni e secoli diversi per nominare il luogo in cui viviamo.

lunedì 27 gennaio 1941

Molte imbarcazioni vengono usate come servizio sostitutivo delle ferrovie.

28 gennaio 1823

"Nasce il teatro Marigo, in seguito "teatro sociale o teatro della società operaia" e poi cinema teatro Roma."

29 gennaio 1587

740 abitanti: 250 adulti+490 con meno di 14 anni.

30 gennaio 1727

infuria il vaiolo. 34 decessi, in maggioranza bambini sotto i 9 anni.

31 gennaio 1789

una botte da vino di 12 mastelli pagava ben 8 lire per il tragitto da Este a Battaglia.

01 febbraio 1236

Marsilio da Carrara fa potenziare i Molini.

lunedì 2 febbraio 1925

Sono 350/400 le operaie che lavorano a domicilio per la ditta Jesurum(merletti).

03 febbraio 1538/1569

La chiesa del Pigozzo viene rifatta.

04 febbraio 1618

900 abitanti: 600 adulti+300 con meno di 14 anni.

05 febbraio 1613

Rinnovo privilegi cartiera Battaglia.

06 febbraio 1736

"Istituzione ufficiale della fraglia "del rosario" con 1050 iscritti. "Per essere annotati si pagano 4 soldi. Congregazioni già esistenti o seguenti: "SS. Trinità" dal 1699 "12 soldi" insegnano la religione. "SS. Sacramento" 12 soldi. Congregazione del Gesù. "Crocefisso" 24 soldi gli uomini e 12 le donne. "S.Rocco"."

07 febbraio 1658

"Anzolo Bassan ricevette l’autorizzazione per la costruzione di un edificio da "maggio da ferro". "

08 febbraio 1800

arche per la sepoltura in chiesa: delle confraternite, degli angeli(fanciulli), dei sacerdoti, private(fam. benestanti), dei poveri.

09 febbraio 1232

il monastero di S.Agata ha oltre il mulino anche il diritto di pesca. Non arrivando ancora il pesce di mare, aveva molta importanza per il maggior rispetto del venerdì religioso e della quaresima e del piccolo commercio aggiuntivo dei mugnai.

10 febbraio 1830

L’arco di mezzo viene riedificato su progetto dell’architetto Gian Antonio Volpi.

11 febbraio 1703

Nasce don Domenico Leonati. Fondatore delle Salesie, 10° di 13 fratelli.

venerdì 12 febbraio 1943

Lo stabilimento inps è stato trasformato in sanatorio per soldati col nome di Italo Balbo e poi chiamato feldlazaret dai tedeschi. Nel ’43 muoiono 108 soldati e nel ’44 altri 72 soldati.

13 febbraio 1383

il monastero sul monte Croce è ricondotto allo stato regolare da Raimondo di Provenza, vescovo di Padova.

14 febbraio 1787

Battaglia è al quarto posto nella provincia per la produzione di olio, dopo Arquà, Teolo, Este, con 5831 libbre.

martedì 15 febbraio 1938

Si coltiva: grano, granone, bietole, foraggi.

16 febbraio 1631

arriva da Venezia a Battaglia ,su di un burcio, Marietta meretrice, un mese dopo verrà arrestata e condotta alle carceri di Padova. Forse ha 19 anni ed è vestita in abito virile. Una casacca di panno rosso con maniche di colori diversi, braghesse scure con calze di color verde, un tabarro verde e un cappello nero che le incorona i capelli castani accentuando la sua piuttosto grande statura. Non veste come da ordinanza le femine dishoneste: fazzoletto giallo e calze gialle. Femina publica lo dichiara chiaramente: attendo a darne piacere. La sua colpa più grande è quella di essere venuta in luoghi sani da luoghi sospetti di infezione.

17 febbraio 1643

Rinnovo privilegi della cartiera.

18 febbraio 1718

"Sovrana Risoluzione del provvedimento di ripartizione territoriale delle province, comprendente il distretto di Battaglia(il VII°). Le frazioni di Battaglia sono: Cattaggio; Esenti Barbè; Granze di Mezzavia; Montagnon; Montegrotto; Montenovo; Ritratti di Montenovo; Pigozzo; Pizzone porzione; Ritratto; Selvatico; S.Pietro Montagnon. "

19 febbraio 1673

Ci sono queste contrade a destra del canale: 1. Sotto Pernumia, 2. Della Rivella, 3. Del Centro, 4. Della Sega, 5. Dell’Androna, 6. Cartara, 7. Del Pizzone, 8. Del Pigozzo. A sinistra del canale: 9. Delle Salvadighe, 10. Galzignana, 11. Di Montenuovo.

20 febbraio 1716

Nelle osterie si trovano: vino e altri prodotti spiritosi. Due soci napoletani ambulanti ottengono il permesso di vendere acque rinfrescative d’està et acque vite et altre acque calide conservative della humana vita. Acqua di seme di melone et acqua detta orgiata, acqua di limoni e cedri, di marasca e fragole, acqua d’agresto, et acqua pura et ogni altra rinfrescativa per l’està. Acqua di cannella, acqua d’aneti e tant’altre ancora per l’inverno, assicurando di poter dar gusto e satisfazione a tutti li Signori et ai plebei.

21 febbraio 1860

Le scuole a Battaglia erano organizzate fin da quest’anno, non esistevano quelle statali, ma erano comunali.

22 febbraio 1669

un delitto in casa Leonati. Quando il fondatore delle Salesie, don Domenico Leonati, si trovava a Battaglia per assistere il suo vecchio parroco infermo, nella sua casa paterna avvenne un brutto fatto di sangue: vi fu assassinato lo zio materno Antonio Tonini che era nato a Battaglia il 22 febbraio 1668. Ecco la descrizione fatta nel registro dei morti: Addì 26 dicembre 1734 Antonio figlio del q. Giovanni Tonini in età d’anni 66 nella Comunione di S. Madre Chiesa rese l’anima a Dio, ferito a tradimento da mano parente detto Angelo Bacco nella casa dei sig. Leonati dopo le otto e metà della sera, avendolo corretto per bestemmia. Il di lui cadavere dopo la revisione dell’autorità giudiziaria il dì 28 fu sepolto nell’arca sua propria in questa chiesa di S.Giacomo confessatosi da me Don Domenico Leonati e ricevuta la Comunione fu roborato colla ultima Unzione, assolutione del S.Rosario e raccomandazione dell’anima, il tutto con placidezza di spirito, e buon esempio dei circostanti in una mezz’ora in circa. I Tonini erano soprannominati Risara.

23 febbraio 1655

1090 abitanti: 640 adulti+450 con meno di 14 anni.

mercoledì 24 febbraio 1937

Nella cava di monte Croci lavorano 500 operai, si caricano 150 vagoni al giorno.

25 febbraio 1561

"I Selvatico acquistano S. Elena per 3180 ducati. Così descritto: "Era esso loco in malissimo termine di modo che ne aveva pocha utilità…Et questo perché le fabbriche minacciavano rovine et il monte era inculto." "

26 febbraio 1320

Federico, re dei romani e imperatore augusto concesse in feudo a Nicolò e Ubertino da Carrara il monte della Stupa, detto Bagno di S.Elena.

27 febbraio 1630

"In quest’anno muore Francesco Selvatico. Dal testamento: "Attrovandomi moglie con diese figlioli…et con poca facoltà, rispetto al stato della casa nostra..et li figlioli se ne accorzeranno, havendo il dottor Bortolamio in particolare più fumo che rosto." "

28 febbraio 1860

"Oggi è l’ultimo giorno della lira. Ma gli stessi problemi che troviamo ora "con i veci che s’incassa e i furbi che incassa" per l’uso di una moneta che collega tra loro delle genti diverse è già successa all’unità d’Italia. Allora arrivò la lira che era stampata da ben 4 banche diverse: la banca di Toscana, la banca delle provincie emiliane, la banca di Roma e la banca di Sardegna."

01 marzo 1235

Gli statuti medioevali parlano già di case, ponti, tra cui il ponte del bagno e mulino.

02 marzo 1570

Giambattista Belotti al Catajo.

03 marzo 1665

1175 abitanti: 675 adulti+500 con meno di 14 anni..

04 marzo 1674

"Attraccato sempre pronto davanti al Cataio "Si ve burchiello con tre materassi e coperte di velluto azzurro e sedie e portiere di seta a righe colorate e alle finestrette tendine di seta, una sechieta coverta con suo corame per ogni evenienza."

05 marzo 1890

industrie a Battaglia: 1 officina meccanica con 16 occupati,12 cave 139 occ., 1 fornace 3 occ., 2 fabbriche di paste da minestra 5 occ., 1 segheria 2 occ., 1 fabbrica di botti e di tini 2 occ.

06 marzo 1801

L’albergo delle Terme è in parte occupato dai soldati.

martedì 7 marzo 1944

Requisito l’asilo infantile e occupato dalle officine Galileo.

08 marzo 1871

Si delibera per la costruzione del ponte in ferro.

09 marzo 1766

animali presenti nel territorio: 154 bovini da giogo, 8 bovini per alimento, 41 cavalli, 146 pecore.

10 marzo 1601

"Domenego e Gasparo depentori per depenzere li muri" di villa Selvatico."

11 marzo 1889

il conte Vittorio Wimpffen scrive all’amm. Comunale chiedendo il permesso di attraversare le strade del paese con una linea elettrica che dal mulino dei quattro arrivi all’hotel delle Terme.

12 marzo 1781

Consacrata la chiesa dentro il Cataio.

mercoledì 13 marzo 1940

Per tutto il periodo della guerra i familiari dei lavoratori della Galileo e i poveri del paese potevano recarsi alla mensa della fabbrica per prendere del cibo caldo da consumare a casa.

14 marzo 1530

Rinnovo privilegi cartiera Battaglia.

martedì 15 marzo 1938

105 nati, 36 morti, 29 matrimoni quest’anno.

16 marzo 1600

Nel secolo precedente e nel successivo per muoversi da un posto all’altro è necessaria la fede di sanità. E’ un nullaosta che viene rilasciato da una persona autorizzata(spesso il curato). Un vero e proprio passaporto chiamato quadro che viene controllato alle barriere sanitarie(serragli o rastelli). Spesso i controlli lasciano a desiderare per l’incuria degli addetti alla sorveglianza o per le falsificazioni dei documenti. A Battaglia, paese di barcari, le catene dei rastelli servono al controllo della provenienze e della salute dei forestieri. Il contagio provoca delle vere e proprie stragi.

martedì 17 marzo 1914

Francesco Ferdinando d’Austria si trova al Cataio, che aveva ereditato da Francesco V, a dar la caccia ai daini prima di essere ucciso a Sarajevo.

18 marzo 1862

Nasce la prima società operaia con l’intento di mutuo soccorso.

lunedì 19 marzo 1945

a questa data sono 34 le vittime civili dei bombardamenti. Da 1 a 70 anni.

20 marzo 1683

1200 abitanti: 800 adulti+400 con meno di 14 anni.

martedì 21 marzo 1944

"Nasce la "società cooperativa trasporti fluviali" durerà 3 anni."

22 marzo 1449

Risale a domani il primo documento che attesta Battaglia come parrocchia.

domenica 23 marzo 1919

Legge dello stato che rende autonoma la frazione di San Pietro Montagnon che prenderà il nome di Montegrotto.

24 marzo 1699

Nessun medico, un solo chirurgo.

25 marzo 1887

"Data da cui si ha notizia della festa del "Pigosso"."

26 marzo 1807

il 25 promulgazione francese per la sistemazione amministrativa del territorio. Nel decreto Battaglia è sede del IV cantone nel distretto di Padova. (1357 abitanti)

27 marzo 1398

Nicolò Penacio cartolaio a Padova subaffitta per sette anni i folli per la fabbricazione della carta a Battaglia a ser Jacopo a Cultris da Bologna.

28 marzo 1810

Viene tolto Galzignano dal IV cantone e inserito Sanpietromontagnon (1237 ab.) come frazione di Battaglia.

29 marzo 1866

in quest’anno il Veneto entra nel regno d’italia.

30 marzo 1747

"Da un lato il parroco scrive di "infrequenza alli divini offizj per la ragione che li barcaroli, munari e facchini, che per mia disgrazia, sono in questa parrocchia". Dall’altro si raccomanda al parroco ritiratezza: non sta bene che perda del tempo al caffè, seppur, cosa laudabile, per esercizio del suo dovere. Dalla visita del vescovo Rezzonico."

venerdì 31 marzo 1944

Pasqua. Tutto il popolo, preparato da un corso di predicazione di 10 giorni, confessato e comunicato, in unione di spirito e davanti al SS.mo fa voto di erigere una chiesa….., se il nostro paese sarà preservato dai bombardamenti e dalla distruzione. (500 famiglie aderiscono). Purtroppo i bombardamenti ci furono e con parecchie vittime. Il voto non era più vincolante, ma la chiesa ancora necessaria, fu costruita nel 1953.

venerdì 1 aprile 1938

"Si può dire che a Battaglia Terme i veramente brutti siano rari". Lo dice la maestra Jole Ballarini Orfei nel suo libretto sulla storia di Battaglia. "

giovedì 2 aprile 2009

il podestà Cattani e la giunta presentano al governo una proposta per ampliare il territorio di Battaglia.

03 aprile 1882

Chiusura arco di mezzo per disputa tra barcari e mugnai.

04 aprile 1571

Giovan Battista Zelotti dipinge gli affreschi nel castello del Cataio con il Betussi che gli suggerisce le allegorie.

05 aprile 1689

1134 abitanti: 812 adulti+322 con meno di 14 anni.

06 aprile 1801

Battaglia sotto gli austriaci.

07 aprile 1750

Dal 1701 al 1750 ci sono 676 matrimoni a Battaglia.

08 aprile 1667

al Cataio i duchi di Baviera, Ferdinando Maria e Adelaide di Savoia, con figlia raggiunti da Carlo Emmanuele di Savoia. Vengono organizzate grandi feste per loro.

09 aprile 1792

Giochi di bimbi: buràta buratina, dindolo, bala, camarèta, mussèta, pagièta, mosca cieca, tiramòla, campanòn o scaja.

10 aprile 1864

Primi lumi a petrolio collocati in piazza.

11 aprile 1862

andrea Gloria descrive Battaglia: Non è casale antico Battaglia, che si forma di due lunghe borgate partite dal naviglio. Innanzi il secolo XIII era soggetto alla dizione civile ed ecclesiastica di Pernumia. Ma poiché il 1201, secondo la cronaca Muratoriana, o 1204 secodo la Mantissa aggiunta al monaco Patavino , fu aperto quel naviglio da Monselice a Padova , detto canale di Battaglia, e poiché lunghesso si costruì la via che ne forma il contrargine ed è più breve dell’antica via Romana che da Este per S.Pietro Montagnone ed Abano a Padova giungea, cominciò Battaglia, fatta perciò scala della navigazione e del commercio tra Padova, Monselice, Rovigo, la Romagna da una parte, Este, Montagnana, Legnago dall’altra, a divenire più abitata, che prima non era, anzi crebbe si presto di abitazioni, che uno statuto del 1235 circa vi addita già il ponte per congiungere le case surte in ambe le rive.

12 aprile 1797

Dopo il passaggio di 200 soldati francesi diretti a Padova, sul canale transitano 200 schiavoni delle truppe veneziane diretti a Monselice. In questi anni c’è un gran movimento di truppe.

13 aprile 1786

Mai stà così fredo.

14 aprile 1786-7

Giac. Moretto dipinge i soffitti di due camere nella fabbrica dell’ex teatro del Cataio.

15 aprile 1871

Scuola serale per adulti organizzata dal comune.

16 aprile 1866

Francesco V comincia a svuotare le raccolte del Cataio.

domenica 17 aprile 1938

Mezzi di trasporto: 4 auto pubbliche, 10 auto private, 2 autocarri, 600 biciclette, 5 motociclette, 74 carri agricoli.

domenica 18 aprile 1948

Elezioni politiche nazionali: Democrazia Cristiana: 913 voti, Blocco Popolare Unionista: 3 voti, Movimento Sociale Italiano: 32 voti, Partito Repubblicano Italiano: 77 voti, Pensionati: 12 voti, Partito Monarchico: 5 voti, Social Cristiani: 2 voti, Famiglie Caduti: 3 voti, Blocco Nazionale: 41 voti, Unità Socialista: 87 voti, Fronte Popolare: 627 voti, schede bianche: 21 voti, schede nulle: 22 voti

19 aprile 1699

il cimitero è poco capiente. Molinari e barcaroli trascurano la confessione. Un solo chirurgo, tre levatrici.

20 aprile 1771

80 ospiti a S.Elena.

domenica 21 aprile 1935

inaugurato l’acquedotto.

22 aprile 1771

Si trova ai bagni di S.Elena il duca di Modena con 68 persone al seguito. Soffre di sordità, cecità e lepra.

23 aprile 1747

1526 abitanti: 1069 adulti + 457 con meno di 14 anni.

24 aprile 1793

"…non vi manca alla Battaglia alcun genere di cibo comune, si’ di carne che di pesci, e di bevande, essendovi l’acqua pura di fiume e di fonte." Dalla relazione sulle terme S.Elena."

mercoledì 25 aprile 1945

Nasce la D.C. di Battaglia. Il giorno della liberazione P.C.I e P.S.I. hanno già la sede nell’ex casa del fascio.

26 aprile 1809

Dal 25 sono tornati gli austriaci.

venerdì 27 aprile 1945

Tra oggi e ieri 4 civili fucilati dai tedeschi.

sabato 28 aprile 1945

il C.L.N. in casa di don Marco Romano: Battaglia ritorna ad avere un sindaco: Pistore Riccardo, operaio, comunista(già sindaco nel 1921). Vicesindaco: Giuseppe Masini, farmacista del partito d’azione.

domenica 29 aprile 1945

il 28 alle 6 della sera, arrivarono i primi carri armati inglesi, i tedeschi s’erano ritirati in grande disordine e fretta, vi fu un breve scambio di cannonate alla località Rivella dove furono colpite alcune case.

30 aprile 1797

il territorio di Battaglia passa sotto i francesi.

01 maggio 1577

Dal luglio dell’anno precedente sono morte 21 persone di peste.

02 maggio 1698

Francesco Antonio Momolo di 11 anni viene ammazzato da un bue.

giovedì 3 maggio 1945

ai primi di maggio quasi tutti i parrocchiani ritornarono giulivi alle loro case abbandonate da sei mesi, non tutti poterono rientrare perché la loro casa era stata distrutta.

04 maggio 1814

Francesco IV duca di Modena(è lui che fa uccidere Andreoli e Ciro Menotti) diventa padrone del Cataio attraverso i regnanti d’Austria e il Cataio raddoppia di grandezza. Lo usa come rifugio.

05 maggio 1327

"In quell’anno le nostre terre subirono il saccheggio delle compagnie alemanne condotte da Riccardo da Camino in aiuto di Niccolò da Carrara. Le truppe del Cardona, che comandava l’esercito spagnuolo nella guerra concertata a Cambrai contro la repubblica di Venezia, vi si accamparono ma dopo continue riprese della terribile lotta, dovettero sgombrare il paese". "

06 maggio 1762

1494 abitanti: 1088 adulti +406 con meno di 14 anni.

07 maggio 1750

Dal 1701 al 1750 ci sono stati 3705 nati e 4071 morti.

08 maggio 1777

Maggior numero di matrimoni del secolo: 24.

09 maggio 1896

Francesco Ferdinando finisce di svuotare il museo, le raccolte e l’armeria del Cataio. Treni e carri hanno trasportato tutto a Modena, Vienna e Konopischt.

10 maggio 1693

un insegnante laico per i bambini. Per le bambine le borelle del parroco.

11 maggio 1796

"Gieri alle ore 22 e tre quarti in circha(ore 18) successe che Angiolo Rossini di Gaetano andò dove era Giacomo Merigo detto Fiorin di Zuanne, alla Sega, et detto Rossini diede ammano un legno di rovere che aveva sotto il tabaro e diede una forte bastonata sulla testa al detto Giacomo il qualle pose ammano a un cortello da frutti con manigo finto argiento e ferì detto Rossini e dopo fugindo il detto Giacomo lo inseguisse e gli diede delle cortellade al numero di tre per le qualli si trova con pericolo di vita et il Rossini a ore 3 circha(22’15) è morto."

martedì 12 maggio 1931

Viene messa una tassa di pedaggio di 5 centesimi per ogni quintale di trachite trasportata dai carri che dalle cave vanno al porto, per aggiustare le strade continuamente rovinate.

13 maggio 1767

il parroco annota il ritrovamento di una fanciulla appena nata annegata nel fiume.

14 maggio 1766

1511 abitanti: 757 femmine+664 maschi.

domenica 15 maggio 1938

Bestiame esistente in paese: 290 bovini, 28 cavalli,4 caprini, 70 suini, 2 muli, 5 asini, 35 apiari.

sabato 16 maggio 1936

Vengono costruite le terme dell’ INFPS(poi INPS).

17 maggio 1683

S.Gregorio Barbarigo pernottò sul monte Croci.

18 maggio 1781

2 medici. La maggior parte della popolazione non ricorre al medico in caso di malattia. I medici se interpellati sono restii ad avvicinarsi ai malati, specialmente se con malattie contagiose.

19 maggio 1589

"Nella notte del 20 Muore Pio Enea degli Obizzi, nel suo testamento l’ultimo pensiero è per il Cataio: "Proibisco…: che niuno delli soprascritti heredi…. Non possino affittare, ne accomodare il Palazzo del Catajo ad alcuno per più di un mese ogn’anno."

20 maggio 1697

Crolla il ponte trascinando diverse persone. Tre morte annegate di 25, 30 e 12 anni.

domenica 21 maggio 1905

Piena del canale con rotte degli argini.

22 maggio 1897

Muore Vittorio Wimpffen. Ha rilanciato le terme, portato la corrente elettrica, dato vita alle officine.

23 maggio 1618

ieri c’è stata la visita del vescovo Corner.

24 maggio 1797

"4(?) pratile anno primo della libertà italiana" Inaugurazione dell’albergo delle Terme lungo il canale(non esiste più) da parte di Benedetto(Pietro Estense) Selvatico. "

25 maggio 1870

Si decide di istituire la scuola materna dai 2 ai 6 anni. Delibera comunale.

26 maggio 1895

"Joseph Viktor Widmann, scrittore svizzero tedesco, soggiorna alle terme e ne parla nel suo diario: sul mio programma di viaggio di allora c’erano ancora due principali fermate: il bagno euganeo di Battaglia e Venezia con la sua rassegna artistica internazionale......... La stessa sera partii per Battaglia attraverso il fertile bassopiano del Po e su innumerevoli ponti senza fine sopra questa larga corrente. Nei pressi di Ferrara tramontò il sole, così come lo si vede solamente al mare oppure in pianure completamente piatte: l’enorme disco incandescente affondò nell’estremo margine dell’orizzonte sotterrandosi ancora vivo nei campi bui che si estendevano dappertutto nella sconfinata lontananza. Quando arrivai nella piccola stazione di Battaglia erano le nove e trenta di notte. Nessun chiaro di luna e anche nessuna Luna. Luna doveva effettivamente essere una pensione del paese oppure una località di Battaglia, il Bàdeker la definisce come semplice. Arrivare nel grande Hotel delle Terme di sabato di sera tardi, mi sembrava inopportuno. Un facchino stava all’uscita della stazione. Gli diedi la mia valigetta con la richiesta di condurmi alla Luna. Sulle strade notturne camminavamo in silenzio l’uno accanto all’altro. Non si vedevano ancora le case del paese. D’un tratto accanto a me apparve un individuo che mi chiese dove stessi andando. Io risposi: "Albergo Luna ". " Luna non esiste! " Fu la sua risposta.Feci valere la segnalazione del Bàdeker. " Non esiste più! " Gridò. Quale straniero avrei potuto credere a questa definitiva assicurazione di un abitante del luogo. c’era solamente un albergo dove io potessi alloggiare, assicurò l’individuo, cioè " l’Hotel Terme ", lo stabilimento termale. Io volevo appunto andare a vedere il giorno seguente questo stabilimento e anche farvi un bagno. Quindi la cosa più saggia da fare era di seguire fin là la mia guida, anche se scoprii- cosa che avrei dovuto pensare subito- che si trattava di un dipendente dell’albergo, cameriere capo e factotum. Mi aveva terribilmente mentito. La domenica pomeriggio, camminando lungo il canale che attraversa Battaglia, poco lontano dalla chiesa, accanto a una filia di case mi imbattei nel non più esistente albergo " Luna ". Naturalmente parlai di questa menzogna. Ma il ragazzo giurò di non essere del posto, di non essere ancora mai andato in paese e di non aver veramente saputo dell’esistenza del "Luna ". Non so chi gli possa credere! Nel frattempo io non potevo certo essere adirato con lui. Poiché il suo mentire era stata la mia salvezza. Entrai nel " Luna " e mi convinsi che era una vera locanda di contadini e addirittura non dell’Emmental. Nelle stanze sedevano contadini che bevevano e giocavano; la casa era decadente e per niente pulita. Ma il paese ha però un altro albergo nuovo e ben tenuto, " l’albergo d’italia ". Nell’Hotel Terme mi sorprese la prestigiosa sala con colonne che dà sul parco e in piena estate viene utilizzata come grande e ariosa sala ristorante; ha dimensioni in altezza e lunghezza come da noi si trovano perlopiù in case di cura, per la cui costruzione hanno collaborato i più importanti hotel di una grande località termale. In Italia anche il privato costruisce volentieri in grande stile, e soprattutto si tiene molto alle sale alte e ampie o di tal fatta. Le calde sorgenti di Battaglia e tutte le costruzioni termali insieme all’hotel appartengono al conte austriaco Wimpffen, il cui fiero castello si erge con una sontuosa scala all’aperto sulla collina di S. Elena, subito dietro il parco dell’hotel. Tutt’intorno in questa zona egli possiede ogni terreno, ma ha affittato le terme per cinquant’anni ad svizzero, il signor Wigen di St. Gallen. La conduzione dell’albergo è passata alla famiglia Visentini di Padova, la quale possiede alberghi anche a Padova ( Stella d’oro e Croce Bianca ). Mi era stata assegnata una camera piccola, ma bella e pulita, e mi era stato assicurato che dal giorno seguente questa stanza, come tutto l’albergo, sarebbero stati illuminati elettricamente; poiché i lavori erano praticamente terminati. Questa volta non ho creduto così facilmente alla cosa, poiché pensavo che il giorno seguente sarebbe stato domenica e oltre tutto la domenica delle elezioni in Italia, e che certamente nessuno avrebbe lavorato. E così è stato; io non ho mai più visto l’albergo termale di battaglia illuminato elettricamente. Il mattino dopo era una bella, soleggiata giornata di maggio. Prima di assaporarla dal di fuori però volli provare l’acqua termale e mi avviai in una delle cabine del sotterraneo. Il bagno caldo ed presto pronto, poiché non bisogna riscaldarlo. L’acqua sgorga quasi a una temperatura di ebollizione dal profondo della terra, ed è necessario un afflusso di acqua fredda per render il bagno sopportabile al corpo umano. La vasca di marmo era presto riempita. Ci si può anche risparmiare il sapone, perché la fonte minerale calda con il suo sale da cucina e contenuto di soda agisce come acqua saponata. Anche se è molto piacevole fare il bagno in quest’acqua, Battaglia deve la sua grande fama in misura maggiore al fango dei suoi stagni. Le fonti che filtrano dalla collina di S. Elena hanno formato cinque stagni nel parco, nei quali l’acqua affiora continuamente formando perle di gas. Ognuna di queste bolle d’acqua porta con sé in particelle infinitamente piccole un fango minerale, che si deposita sul fondo dello stagno. In primavera questo fango - che fino all’autunno si riforma rinnovato e sostituito - viene raccolto dal fondo, messo in grossi contenitori e qui conservato per mezzo dell’aggiunta continuano di acqua minerale. Coloro che sono bisognosi di cure - contro la gotta, reumatismi e simili - lo pongono sui punti doloranti e sembra che l’effetto sia veramente benefico. Il " fango " di battaglia è costituito da una sostanza formata da fine sabbia minerale grigia, spedita anche all’estero, per es. a Tarasp e ultimamente anche in Egitto, cosa che deve seccare molto ai coccodrilli dei fanghi del Nilo. Anche Battaglia ha la sua grotta calda, che però non regge il confronto con la grotta Giusti di Monsummano. Perché prima di tutto è costituita da uno spazio proporzionalmente stretto, che, nonostante l’ampliamento artificiale, raggiunge quasi la grandezza di una stanza. E quindi il caldo là dentro è troppo elevato, 47 gradi celsius. Di una permanenza piacevole di ore - come a Monsummano - non si può nemmeno parlare; già dopo mezzo minuto ne avevo abbastanza. Però la natura umana è capace di adattarsi in maniera molto rapida e a battaglia c’è gente che riesce a prolungare le sue permanenza e in questo terribile tepidario fino ad un quarto d’ora. Sì, il signor Visentini mi raccontava di una baronessa tedesca del Nord che ultimamente era riuscita a resistere circa 50 minuti nella grotta. Che anche i caldi vapori di Battaglia abbiano un’azione molto benefica per i reumatismi e in simili è provato da molti i resoconti di cura e sembra che la cosa sia completamente credibile. Ma pazienti di natura un po’ più nervosa troverebbero più piacevole il metodo curativo più dolce della grotta Giusti. Era un pomeriggio di domenica quando intrapresi questi studi sulle terme. La mattina l’avevo trascorsa facendo una gita ad Arquà, per visitare la casa e la tomba di Petrarca e quindi avere un’impressione della natura paesaggistica degli euganei, queste colline vulcaniche belle e verdeggianti, che si espandono a sud di Padova e ai cui piedi è situata battaglia. Sono strane montagne, in parte colli di trachite di forma appuntita, in parte lunghe alture dalle informi audaci abbondantemente coperte da viti, alberi di fichi e altre colture, cosicché la mancanza del bosco non viene avvertita. Al loro interno bollono da per tutto le acque calde. Battaglia è il più elegante, ma certamente non l’unico, luogo termale; ci sono anche Abano (dove è nato lo storico Livio ), Montegrotto, Monteortone, San Pietro Montagnone. E la ricchezza delle calde fonti è tale che non vengono utilizzate per scopi balneari. Si vede che esalano vapori fuori sui campi all’aperto. Si incontrano anche fredde sorgenti di zolfo; una di queste si trova per es. verso Arquà, là dove la strada gira a sinistra e inizia a salire. La strada mi portò dapprima per venti minuti lungo il canale navigabile che congiunge il Brenta con l’Adige. Sarebbe una strada un po’ noiosa se non ci avesse davanti a sé la indescrivibilmente pittoresca Monselice, una cittadina posta su una roccia di trachite, sulla quale sono conservate le rovine di un vecchio castello veneziano, una chiesa e ville. Il collo del Monte si trovava davanti a me così seducente e bello che io quasi avrei tradito il mio proposito di andare in pellegrinaggio ad Arquà. Ma anche ad Arquà trovai un meraviglioso paesaggio e una vista stupenda. La strada svoltava dal canale verso l’entroterra, verso le verdi colline. A destra e a sinistra del percorso c’erano campi riccamente coltivati. Tra gli alberi da frutto e le ghirlande di viti si intravedeva ogni tanto una fattoria, su una piccola collina a destra una villa simile a un cartello con cipressi. Mi venivano incontro contadini nel loro abito domenicale. Ma in confronto ai raffinati toscani sembravano contadini della foresta nera, parlavano un dialetto non bello e non capivano il mio italiano. Volevo informarmi da loro se per il ritorno potevo magari prender dapprima la direzione lungo la catena collinare e poi attraversare diagonalmente la valle. Ma non c’era possibilità di ottenere un’informazione precisa, finché due bei ragazzi che su di un gelso procuravano i mangim per i bachi da seta, furono abbastanza intelligenti da capirmi. Ma mi spiegarono che avrei potuto sbagliarmi,... il viaggio di ritorno a battaglia distante 7 chilometri e mezzo fu un caloroso piacere nell’afa soleggiata di un 26 maggio italiano; per fortuna ha vivo con me l’ombrello da turista e così si poteva ancora sopportare. Ma il pranzo di mezzogiorno era terminato da molto quando arrivai nell’albergo termale, così che potrei conoscere soltanto di sera a cena alle 6.30 i compagni di cura, che allora erano solamente quattro persone. Il pomeriggio lo trascorsi a visitare gli impianti balneari che ho già descritto. Feci visita anche al castello e al parco del conte Wimpffen, mentre purtroppo non riuscii a visitare il castello del Cataio, costruito secondo la mappa di un antico castello tartaro (da qui il nome: "KATAI " ), che il celebre veneziano Marco Polo aveva portato a casa dal suo ultimo viaggio in Asia. Il castello, toccato in eredità al successore al trono d’austria, possiede anche una alquanto nota collezione di antichità. Or dunque! Bisogna pure risparmiarsi qualcosa, in futuro si può ripercorrere la stessa strada."

27 maggio 1743

ospite, da aprile, dei Selvatico il serenissimo duca di Modena. Benedetto Alvise Selvatico noleggia e chiede a prestito arredi da altri nobili.

28 maggio 1832

Maria Cristina figlia di Vittorio Emanuele I°, ospite al Cataio.

29 maggio 1650

in quest’anno Luca Ferrari si trova a Battaglia per dipingere le storie di Antenore in villa Selvatico.

mercoledì 30 maggio 1945

Primo sindaco del dopoguerra normalmente eletto: Riccardo Pistore.

martedì 31 maggio 1904

inizia il raddoppio della galleria di Battaglia.

venerdì 1 giugno 1923

Benito Mussolini inaugura la conca.

domenica 2 giugno 1946

Risultati del referendum: Repubblica 965 voti-Monarchia 610 voti.

03 giugno 1332

Sul monte delle Croci fu messa la prima pietra della chiesa di Santa Maria da Fra Goffredo da Lodi, priore di San Lazzaro, vicario del vescovo Aldobrandino.

04 giugno 1804

"L’arciduca Giovanni alle terme. Iscrizione: "Qui venne a fare i bagni e a pernottare, mentre Abano invidiosa, lo voleva nel suo territorio a alle fonti di Ortone." "

05 giugno 1771

1415 abitanti: 728 femmine+687 maschi.

06 giugno 1800

Ritrovato il corpo di Giovanni Maria Milan, 25 anni, annegato 12 giorni prima mentre scaricava la scaglia.

07 giugno 1700

La carta prodotta a Battaglia si chiama: corsiva ordinaria, corsivetta, da scrivere fina, ordinaria e da navegar, lion fina, reale sottile, per far sonetti, de manganeri.

08 giugno 1721

in quest’anno il minor numero di morti del secolo: 42.

09 giugno 1783

il minor numero di nati in questo secolo: 48.

10 giugno 1714

Muore Giovanni Florio, 50 anni, per aver ingiotito una spina di pesce.

11 giugno 1880

La botte del Pigozzo viene sistemata così com’era prima degli ultimi interventi.

sabato 12 giugno 1926

podestà: Leopoldo Corinaldi.

13 giugno 1817

"Stendhal soggiorna alle terme. "Ho passato quattro giorni sui colli Euganei, ad Arquà, ultimo soggiorno del Petrarca, e a Battaglia, località celebre per i suoi bagni. È alle acque che si spiega tutta la letizia naturale del carattere veneziano."

14 giugno 1703

Costruzione dell’attuale chiesa di S.Giacomo sulla vecchia.

15 giugno 1573

Costruzione dell’attuale chiesa di S.Giacomo sulla vecchia.

lunedì 16 giugno 1930

Descrizione della vita in villa Una o due volte l’anno la villa si apre, e il parco è invaso da una folla elegante di dame e gentiliuomini, che segue lievemente distratta il tennis, il galoppo e i salti dei cavalli. A poco a poco il sole declina dietro i monti, che si uniscono in una chiostra piatta, scura, quasi ostile. Il cielo luminosissimo è d’oro. Una improvvisa umidità mette qualche brivido. La piccola folla si avvia verso le automobili, che già rombano e sussultano. Il castello aspetta con tutte le finestre illuminate. È l’ora del tè. Intanto sull’alto argine si intreccia senza fine il gioco dei treni, lasciando dietro una nuvola lunga di fumo.

17 giugno 1747

2 maestri e 2 maestre.

sabato 18 giugno 1938

44 botteghe e negozi al minuto: 20 alimenti in genere, 4 caffè, 1 farmacia, 2 mercerie, 1 fotografia, 2 sale tabacchi e oggetti di cancelleria, 1 orologiaio, 4 macellerie, 2 calzolerie, 5 ferramenta materiale elettrico,2 profumerie.

19 giugno 1800

Nel XVIII secolo il 38,1% dei morti ha meno di un anno, il 16, 1% tra 1 e 10 anni. Si muore d’inverno, in prevalenza in gennaio.

20 giugno 1764

in questo Arco di Mezzo si accopiò molte imonditie tra le quali un’infinità di cani e massime un cavallo, il che tutto rende un fetore insoportabile che porta sommo pregiudizio à questi abitanti.

21 giugno 1649

…L’avere inteso che alla Battaglia per l’inondazione fatta dalla Brenta, vi sarebbe stata qualche carestia … sperando che l’acque possino in questo tempo dare a basso.

22 giugno 1587

Visita pastorale vescovo Federico Corner. 740 abitanti

martedì 23 giugno 1903

Viene ritrovato un vassoio rituale di epoca preromana. Unico ritrovamento in Battaglia.

lunedì 24 giugno 1935

Manifestazione di 150 operai contro la chiusura della carpenteria.

25 giugno 1724

"Fra Vincenzo da Battaglia pubblica: "Arte chirurgica, medica farmaceutica."

26 giugno 1780

1167 abitanti: 601 femmine+ 566 maschi.

27 giugno 1878

Statuto e costituzione della società operaia.

28 giugno 1678

Muore a 5 anni 3 mesi e 7 giorni Giovanna Gatti scotata in una caldaia di brodo.

giovedì 29 giugno 1911

Battaglia 2210 abitanti, S.Pietro Montagnon 3027 abitanti

30 giugno 1800

Tra il 700/800 ci sono 114 parti gemellari: 40 m.m., 37 f.f., 37 m.f.

01 luglio 1817

Viene incaricato Giuseppe Jappelli di sistemare il giardino di Villa Selvatico, che si ispira al VI° libro dell’Eneide virgiliana.

02 luglio 1394

il 1°luglio Francesco Novello da Carrara autorizza Luca da Lion a edificare nel fiume presso Battaglia una botte di muratura per assicurare il deflusso delle acque.

03 luglio 1819

"I bagni di S.Elena nei versi di Giuseppe Barbieri: "O rara o illustre villa che al tuo signor bella mercede rendi per tanto merto, ond’ei ti volle fortunata colmar d’ogni diletto."

04 luglio 1797

"n°8 mastelli vino rosso per uso della truppa francese."

05 luglio 1415

il monastero di Sant’agata possiede praticamente tutto il mulino dei quattro.

06 luglio 1332

Costruzione chiesa di San Giacomo.

07 luglio 1781

1300 abitanti: 1018 adulti+282 con meno di 14 anni.

08 luglio 1650

Supplica dei barcari della fraglia di San Giovanni per la difficoltà della navigazione per la presenza di molini.

09 luglio 1795

"Per non saver scrivare fazzi una croce in calce alla seguente denuncia: facci giurattaIò sotto scrito che là povara Anima de Marcho Marchioro(detto Marchetto, di70 anni), alle ore 2 (21,40) de la notte circha, veniendo fora dè hostaria del N.O. Borin par andare à casa, caschò in Canalle e sa negato e doppo due giorni i la sercatto alla porta è i lo à trovatto in questa mattina alle ore 12(7,40) in sircha."

10 luglio 1792

Muore Alvise Guerra, nato a Battaglia, professore di Jus ecclesiastico nell’università di Padova e insigne Biblista.

11 luglio 1804

"Visita alle terme dell’arciduca Giovanni accolto in "abito, borsa, spada e cappello puntato" da Benedetto Pietro Estense Selvatico."

12 luglio 1736

La chiesa del Pigozzo viene restaurata.

martedì 13 luglio 1909

"La società industriale di elettricità"(1898) viene assorbita dalla "società adriatica di elettricità". Così Battaglia diventa un forte centro di distribuzione elettrica."

14 luglio 1794-7

al Cataio i pittori decoratori Candeo e Nicoleti.

15 luglio 1351

"Il maestro "Sempri" affitta il mulino dei "sei" e fonda la prima cartiera del padovano."

16 luglio 1808

il poeta Vincenzo Monti giunge ai bagni della Battaglia sui colli Euganei.

mercoledì 17 luglio 1940

Dagli anni ’30 è il primo paese della provincia di Padova per la percentuale degli addetti all’industria e 104° per gli addetti all’agricoltura.

18 luglio 1603

"Muore monsignor Alvise Selvatico. Dal testamento: "Vedendo che ne per le molte purghe che ho fate in più de un anno, ne per il caldo dell’estate si può risolvere il cattaro, che già gran pezzo patisco, vado pensando che sia volontà del S. Dio chiamarmi con questa infermità."

19 luglio 1658

Muore Benedetto Selvatico lettore nello studio, cavaliere, consultore di stato, medico dell’imperatore di Germania, protomedico di Ladislao re di Polonia e presso principi italiani.

mercoledì 20 luglio 1938

"Ci sono tre biblioteche: magistrale, per i soli insegnanti; della casa Littoria, pubblica; della parrocchia, pubblica."

21 luglio 1748

il cardinale Carlo Rezzonico(poi Clemente XIII) consacra la chiesa di S.Giacomo.

22 luglio 1715

Vengono proibite tutte le sagre per evitare ammassamenti di persone, in particolare quella di S.Giacomo. Pene corporali o di 25 ducati.

23 luglio 1784

"Continuamente corroso nell’angolo in cui continuamente battono le acque del Canal della Sega, venendo scoperti gli ossi de’ cadaveri per il svuotamento nel fiume di quella terra, il che essendo contrario alli riguardi della commune salute e della Cristiana Religione, Attrovandosi nel Cimitero stesso il Sepolcro in cui vengono sepolti li cadaveri delle Povere Persone col sigillo e fessure aperte."

24 luglio 1874

il comune ottiene che Battaglia sia sede di una sezione elettorale(si andava a Monselice).

25 luglio 1318

Jacopo da Carrara è nominato capitano e signore di Padova e perciò anche di Battaglia.

26 luglio 1208

Primo documento noto che attesta il toponimo. Nascita cartacea di Battaglia.

27 luglio 1785

1238 abitanti: 591 femmine+647 maschi.

giovedì 28 luglio 1938

Ci sono tre biblioteche: magistrale per i soli insegnanti, della casa Littoria pubblica, della parrocchia pubblica.

29 luglio 1484

"la moladura" Uno statuto stabiliva che chi portava il grano a macinare pagava solo con una percentuale della farina stessa. A calcolare il pagamento era il mugnaio."

30 luglio 1747

un medico e due chirurghi.

31 luglio 1430

"Cercò salute a questi bagni il celeberrimo Francesco Carmagnola, capitano della Repubblica Veneta, del quale è famosa la pena e incerta la colpa." Dopo immani torture ucciso dai veneziani. Il Manzoni scrisse un libro per provarne l’innocenza."

01 agosto 1792

"Attesto con sincera fede che Francesco, figlio di Giuseppe Barilan mio parrocchiano, è un povero giovine, povero di sostanze, piccolissimo di statura e, dalli termini de’ quali egli si serve per comunicare i suoi sentimenti, arguisco e comprendo che è un vero, legitimo sèmpio." Don Giacom’Antonio Minozzi."

sabato 2 agosto 1930

Richiesta di apertura della cava di monte della Croce.

03 agosto 1797 (16 termidoro)

offerto un banchetto al Cataio per il generale Massena.

04 agosto 1790

1104 abitanti: 535 femmine+569 maschi.

05 agosto 1827

Nell’estate ospite dello stabilimento è l’arciduca Ranieri. Per l’arrivo dell’eccezionale visitatore la Delegazione Provinciale aveva provveduto alla costruzione di un argine mancante lungo la strada del Pigozzo, e al restauro di quello che dal Cattaio mette alla Battaglia, entrambi giudicati pericolosi. Scrive lo Zecchinelli: Volle fortuna, per benefizio dell’egra umanità, che il Serenissimo Arciduca Ranieri, in quell’anno, si portasse unitamente all’augusta sua Consorte a fare corso di Bagni alle Terme di S. Elena alla Battaglia. Condotto, durante la sua permanenza, sul luogo dell’affioramento di una nuova sorgente, alla Costà d’arquà, l’illustre ospite si interessa vivamente al fenomeno e vuole che si fabbrichi, a memoria, un sacello termale. Incaricato dei lavori alla sorgente e della costruzione del tempietto è ancora Giuseppe Jappelli. L’acqua verrà messa in vendita dal proprietario del fondo, Gabriel Trieste, autorizzato a diffonderla con la dicitura di Acqua solforosa raineriana euganea. La bella e grossa borgata della Battaglia, dotata anche, dal 1838, di un nuovo ponte per le carrozze, conserva la caratteristica buona ilarità, anche con la nuova proprietaria, Maria Wimpffen.

domenica 6 agosto 1944

iniziano i bombardamenti a Battaglia per colpire le officine. Alla fine della guerra si conteranno 53 incursioni.

07 agosto 1818

il perito Antonio Licini progetta la ricostruzione del sostegno dell’arco di mezzo.

lunedì 8 agosto 1938

Superficie agraria: ha 534, ha 238 terreno agrario, ha 296 bosco pascolo cesp.

09 agosto 1800

Dal 1701 ci sono 1379 matrimoni.

10 agosto 1684

"..che si fanno sponsali secreti tra i giovani, quali poi non si eseguiscono."

giovedì 11 agosto 1938

Prezzo medio del terreno agricolo: un ha di monte £ 5000. Un ha di piano £ 20000.

12 agosto 1817

Si fissano per quest’anno le giornate 25/26/27 per la fiera di San Bartolomeo.

sabato 13 agosto 1938

iscritti organizzazioni del partito fascista: 296 fascio, 79 milizia v.s.n., 764 o.n.d., 160 combattenti, 5 mutilati, 63 fascio femminile, 145 massaie rurali, 112 s.o.l.d., 27 caduti in guerra, 1096 sindacati industria, 105 sin. Agricoltura, 40 sin. Commercio, 48 sin. Artigiani, 126 giovani fascisti, 53 giovani fasciste, 154 avanguardisti, 85 giovani italiane, 196 balilla, 208 piccole italiane, 178 figli della lupa e 160 figlie della lupa.

14 agosto 1793

"Fece il figlio medesimo istanza onde il padre fosse a compiacerlo nel scioglierlo dalla paterna autorità. Preso atto il di lui padre dell’ottima intenzione del figliolo di procacciarsi da sé medesimo per il suo stato e sussistenza, condiscende al desiderio del suo figliolo Antonio, sciogliendolo solennemente dalla paterna potestà. Il figlio, genuflesso di fronte agli astanti, riceve la paterna benedizione affinché da oggi in avvenire, possa agire ed operare, vendere, comprare, negoziare e far quanto può fare un buon padre di famiglia. Promettendo altresì il figlio al proprio genitore che tale atto di emancipazione non avrà mai a togliere l’amore e la dovuta riverenza al padre."

15 agosto 1752

in quest’anno il maggior numero di morti del secolo: 143.

16 agosto 1870

il consiglio comunale decide di costruire il macello.

17 agosto 1793

"Sensale" in gran numero."

18 agosto 1421

in questa data si attesta la presenza a Battaglia del maestro cartaio Nicolò da Fabriano.

sabato 19 agosto 1911

"Censimento degli opifici e delle imprese industriali: 1.Estrazione e lavorazione di pietra trachitica: 44 occupati; 2. Fabbricazione di laterizi: 87 occupati; 3. Estrazione e lavorazione di pietra trachitica: 42 occ; 4.Officina meccanica e fonderia: 267 occupati; 5. Alta macinazione dei frumenti: 38 occupati; 6. Lavorazione merletti a mano: 31 occupati; 7. Produzione e distribuzione di energia elettrica: 19 occ.."

20 agosto 1795

Dal 22 su richiesta di Tommaso degli Obizzi viene rimossa tutta la canapa che stava a macerare nell’acqua. Temendo che potesse essere nociva agli animali e alla salute umana.

domenica 21 agosto 1938

"Descrizione della fiera: Ogni anno, si svolge a Battaglia la famosa fiera degli equini e di bovini. Fino dall’alba del 31 agosto vanno raggruppandosi nei pressi del vastissimo foro Boario, buoni, asini cavalli, muli con i rispettivi conducenti. Non non c’è notizia sull’epoca a cui risale questa importante fiera, ma forse è sorta all’idea di tenerla in battaglia per usufruire di una parte del grandioso parco ai piedi del colle di San. Elena, dove respingono le loro larghe ombre giganteschi platani secolari. Nel pomeriggio del 21, alle ore 16, suona a distesa la campana grossa: è il segnale per l’apertura dei cancelli della fiera. Incomincia allora a riempirsi il foro Boario di uomini e di animali, che attenderanno fino al mattino del domani. Robusti garzoni accompagnano svelti cavalli da corsa dalla sottile testa eretta, muscolosi cavalli da tiro-dalle pesanti zampone, possenti tori dalle corna lunate, bei muli dal lucido pelo, toni bardati di vistose ghirlande, tenuti a bada dai due bovai per le lunghe cavezze: abbondanza di ricchezza! Ma vi è anche in questa sera del 31 (mentre dalla vicina piazza arrivano i confusi suoni delle pubblicità invitanti e gli sfacciati scoppi della tradizionale sagra che sempre accompagna fiera) qualche triste quadro da " senza famiglia ". Ricordo un vecchierello col nipotino accanto, seduti ai piedi di un platano, vestiti male, con il piccolo 8 del pasto frugale, vicini alla vacca che dovevano vendere e che forse era l’unica risorsa della famiglia. Chissà se il vecchietto, con la sua saggezza di contadino, sarà lasciata imbrogliare dai furbi sensali (grassi, arrossì, con anelli alle mani e fazzoletti vistosi al collo) che vanno osservando e palpando gli animali con la intenditrice? Durante tutta la notte del 22 si ode un continuo frastuono di altra gente che arriva e chi altro bestiame condotto: vengono dai colli, dalle vicine campagne e da lontanissimi paesi. In quella notte si pensa di essere in montagna, ascoltando, dal letto, il muggito dei buoi, i rintocchi dei campani e i richiami degli uomini. La fiera è sempre animatissima; però prima della guerra, prendevano parte molti paesi di tutta Italia, mentre ora, solo quelli dell’italia settentrionale. A Battaglia ogni sabato abbiamo poi il mercato di generi diversi e a ogni altro giorno il mercato delle frutta che Dini sia con la stagione delle prime ciliege e termina nel tardo autunno con le lucide castagne dei colli."

22 agosto 1795

"Il senato veneziano decide di alienare lo "Jus privativo" della cartiera. Eliminando tutti i privilegi della cartiera di Battaglia. "

domenica 23 agosto 1925

"Industrie: 1.Officine; 2. Molino alta macinazione; 3. Società euganea di elettricità; 4. Industria merletti e confezioni; 5. Cooperativa metallurgica; 6. Officina Vascellari; 7. Cantiere lavorazione marmo e cemento; 8. Cantiere lavorazione cemento; 9. Tre molini a bassa macinazione; 10. Pastificio. "

24 agosto 1881

3871 abitanti.

25 agosto 1509

"L’imperatore Massimiliano d’Austria pone il suo quartier generale a Battaglia. Battaglia nella guerra della Lega di Cambrai. Il 10 Dicembre 1508 fu firmata a Cambrai un patto secondo il quale l’imperatore Massimiliano d’austria, Luigi XII di Francia, il Papa Giulio II, il Rè di Spagna ed il Rè di Ungheria si univano insieme contro la Repubblica di Venezia, che era allora al colmo della potenza e perciò, anche per spavalderia, erasi resa odiosa, meglio invidiata. Dalla Vittoria sui Veneziani ne doveva venire tra gli alleati la divisione dei beni tra loro, secondo patti prestabiliti. Seguirono fatti d’armi in seguito ai quali l’esercito veneziano definitivamente fu battuto alla Chiazza d’adda. L’annuncio della prossima discesa dell’imperatore Massimiliano mise Io sgomento nelle nostre Città e Verona, Vicenza, Padova apersero le porte ai Tedeschi gridando Impero, Impero! Mentre Alfonso di Ferrara s’avanzava prendendo Rovigo, Castelbaldo, Montagnana, Este, Monselice, il giorno 6 Giugno 1809 il Conte Leonardo Trissino, vicentino, invitato dai nobili Padovani; prendeva possesso della Città nostra, nello stesso tempo in cui i governatori veneziani se ne uscivano dichiarando, per evitare stragi : « di lasciare tutto in mano dell’imperatore ». Nei castelli di Montagnana, Monselice, Este e Castelbaldo furono inviati come podestà per ordine di Massimiliano nobili padovani in cambio dei nobili veneziani. Intanto Massimiliano per la Val Brenta discendeva a Bassano e consigliato male da Costantino Cominato, pare, d’accordo con Giulio II Papa, anziché prendere Padova andò a conquistare il Friuli, Trieste etc... fidandosi degli ambasciatori veneziani, che assicuravano che Padova era e doveva rimanere in possesso dell’imperatore. Ma la notte del 16 Luglio l’esercito della Repubblica di nascosto giungeva a Vigodarzere movendo da Camposampiero. Si dispose intanto che entrassero in città sul far dell’alba 7 carri di fieno ben carichi, i quali giunti alla barriera Codalunga, furono pregate le guardie di abbassare il ponte perchè quel fieno doveva esser consegnato ad un certo signore. Ma quando il primo carro fu sul ponte si fermò, ed ecco improvvisamente uscir fuori ’itergo degli altri carri gente armata, che uccise la guardia, suonando il corno di guerra. ’a questo squillo sopraggiunse Andrea Gritti con circa 2000 armati, che invadono la città. Il capitano imperiale Sarego è fatto prigioniero, mentre- il Trissina deve trincerarsi nella Cittadella, dopo aver impegnata una fiera battaglia dietro il Duomo. Il 17 luglio, dopo violento bombardamento, anche il castello si arrese ed i prigionieri furono condotti a Venezia, tra le grida del popolo, che imprecava; Appicca, appicca i traditori! - memore delle prepotenze da questi compiuti nei 42 giorni di possesso della Città. Venezia, crudele, mandò alla forca 800 nobili padovani. Il Gritti provvide subito alla fortificazione della città, ed avendo saputo, che Francesco Gonzaga, Marchese di Mantova, aveva raccolto truppe e spavaldamente marciava per unirsi all’imperatore, lo fa sorprendere dai soldati di Luciò Malvezzo, di Citolo da Perugia, di Gerolamo, Pompeo, i quali distinti in una eletta squadra di balestrieri, in un gruppo d’uomini a cavallo e parecchi militi a piedi nottetempo loaggredisco- no ad Isola della Scala e mentre il Marchese, scampato in camicia dalla sua tenda, prometteva 10.000 ducati ad un contadino perché lo trasvestisse e lo salvasse, i veneziani lo fanno prigioniero e per Montagnana, Monse- lice, Battaglia lo conducono a Padova il 10 Agosto 1509, dove dopo buona scorta in Vescovado, fu condotto a Venezia. Assieme con lui erano due veronesi lacopo Spolverino e Galeotto Nogarola, i quali desideravano assicurarsi il possesso della fortezza di Legnago a nome dell’imperatore, fortezza di primo ordine per i Veneziani. Massimiliano, saputa la caduta di Padova, per Bassano e la Valsugana andò a Trento per provvedersi d’uomini ed artiglieria per l’assedio della nostra città. Seguono frattanto episodi di terrore e di eroismo. Eccone uno : La giovanotta Isabella Ravagnana, entrata in Padova coi suoi parenti e smarritasi cadde in possesso dei Veneziani che la volevano profanare. Essa fugge, ma inseguita dai suoi attentatori, balza sulla muretta di un ponte e si getta nel fiume affogando, preferendo la morte alla perdita della bella virtù. Massimiliano ridiscende: giunge a Limona dove 4.00 spagnoli tagliano a pezzi 150 schiavoni a servizio della Repubblica, che difendevano il castello. Il 18 Agosto giunge a Tencarola, dove ingaggia nuova lotta coi contadini e coi soldati veneziani. Poi per Abano, Mezzavia, arriva a Battaglia, dove pone il quartier generale. Qui arrivano le artiglierie; il Card. Ippolito d’Este giunge con 1000 fanti, guidati da Vistidello da Modena. Da Battaglia Massimiliano comanda la ripresa di Monselice, Este, Montagnana e Castelbaldo ponendovi rispettivamente podestà Galeazze Gagliardo (il poco vigile custode di porta Codalunga quando e’itrarollo a Padova i Veneziani), Girolamo Borromeo Orlando Capodilista, Pietro Bazzolo, il quale per paura non arrivò mai a Castelbaldo. Taglie, ruberie, spogliazioni fruttavano intanto il pagamento della truppa. Dice il Buzzacarini, padovano a servizio dell’imperatore, nella sua cronaca: « Azunta ditta artiliarin sci bacile, cadauna aviu sedese para di caval^i cite IH tirava: nella bocha deìlc ditte f/u’ rn. trova .rl guinedu in/Ina in cavo i diti delle man ». Poi dice che altri pezzi erano tirati da 16 buoi : dal che si desume che le strade d’allora dovessero esser davvero pessime. A Battaglia arrivarono Lodovico dalla Mirandola con 100 lancie. Galeazze da Pesare con 100 arcieri, i capitani di Papa Giulio II. Eccone la rassegna: Mons. de la Palisse con lancie 500. Vari capitani tedeschi con cavalli 2000. Giovanni da Mantova con uomini d’arme 100. Lodovico e Federico Gonzaga con uomini 150. Lodovico dalla Mirandola con lancie 100. Beraldo con uomini 80. Rigo Poro con uomini 50. Mons. di Rosa con Borgognoni 200. Giorgio a Ledron con uomini 50. Costantino Capitano generale con cavalli 8. Fracasso da S. Severino con cavalli 5. Mercurio Bua con cavalli 800. Giovanni Zafa con cavalli levantini 90. Francesco Borromeo con cavalli 60. Galeazze da Pesare con arcieri 100. Rinaldo Befa da Mantova con cavalli 100. Principe d’anhalt capitano della fanteria con cavalli 200. Andrea Lichtenstein con cavalli 100. Mons. de Javon francese con cavalli 200. Marchesi Rodolfo e Giorgio Fainechy con altri capitani lanzichenecchi 18000. Cap. Gerolamo con avventurieri spagnoli 800. Mons. de Ferin con Guasconi 2000. Pensare alla felicità della terra nostra con tutta questa illustre marmaglia di soldati e capitani stranieri e prezzolati. Da Battaglia, Massimiliano, che già avea fatto deviare a Limena le acque del Brenta acciò per la Brentella non venissero a Padova, ragion per cui a Padova non si potè più macinare, mandò soldati a Longare per far deviare anche il Bacchiglione. Ma riuscita vana quella impresa tentò di deviare l’acqua di questo fiume al Bassanello per il Canale di Battaglia. Però non riuscì nemmeno in questa impresa. Ragione per cui levò il campo e da.. Battaglia andò piazzarsi a Gorgo, presse Bovolenta, dove le sue milizie fecero un mondo di sopercherie, malvagità, indecenze, ruberie e saccheggi. Questo dovrebbe esser sufficiente per illuminare il lettore circa quanto interessa Battaglia nella guerra detta di «Cambrai». Diremo a complemento che finalmente Padova, stretta d’assedio dalle Milizie imperiali nella famosa lotta al bastione di porta Codalunga, sopra il quale Citolo da Perugia e Bernardino da Parma avevano sopra un asta legato una gatta invitando dietro premio, gli imperiali a venire a pelarla si coprì di gloria. Citolo da Perugia, novello Pietro Micca, faceva una irruzione coi suoi fuori della Città per una breccia praticata dai nemici e faceva saltare il loro deposito di polveri. L’ultimo assalto fu dato il 29 Settembre 1509: respinto trionfalmente dal popolo di Padova. Ragione per cui Massimiliano col danno e con le beffe levò l’assedio. Si disse che fosse tradito dal suo Generale Supremo, C’ostentino Cominato, despota della Morea, detronizzato e da Fracasso di S. Severino, i quali con grosse somme di danaro ed altre promesse erano stati comprati dai Veneziani."

26 agosto 1761

Furto in chiesa.

27 agosto 1762

un maestro e due maestre.

venerdì 28 agosto 1931

Le officine vengono incorporate dalle officine Galileo di Firenze.

29 agosto 1772

Con il finto nome di Marchese di San Maurizio il duca di Modena si trova alle terme.

30 agosto 1757

Viene sostituito il ponte nuovo su progetto del perito Francesco Bacini.

venerdì 31 agosto 1906

+26°

01 settembre 1739

"Charles de Brosses nel suo viaggio in Italia si ferma al Cataio e lo scrive nel suo diario: "Il primo settembre, partimmo con la posta, e da principio ci fece un grande piacere rivedere alberi e campi, vista davvero preferibile alla perenne uniformità del mare. La campagna è bella e fertilissima. Costeggiavamo le rive del Battaglia, lungo le quali vi sono case ancora più belle che sul Brenta, ma meno numerose; quella di Delfin mi parve la più bella di tutte. Il marchese Obizzi ci aveva vivamente raccomandato di visitare quella di sua proprietà. La sua famiglia è tra le più antiche e illustri d’italia, originaria della Borgogna a quanto ci disse. Quanto al castello, sì è spesa una somma fantastica per costruirlo come un anfiteatro di cattivo gusto, con alte mura merlate. Chi l’ha fatto costruire doveva essere appassionato delle allusioni puerili all’antichità quanto du Tillot: infatti ha avuto la brillante idea, sì come il suo nome era Enea, di farsi soprannominare Pio, e, siccome il luogo si chiama Orcini, di piazzare un grosso cerbero alla porta. Le sale e persino i cortili solo tutti affrescati da Paolo Veronese, a sentir loro; in effetti, a parte alcune buone cose che appaiono realmente dipinte da lui, il resto è mediocrissimo. c’è un arsenale intero di vecchie corazze, e un teatrino tascabile assai ben ideato, per recitare commedie tra gente di qualità. Di là passammo il Battaglia, poi il Golzone a Monselice, che ha una sorta di castello a punte di diamante in cima ad una roccia;.... "

02 settembre 1862

Secondo il Gloria alcuni anni prima fu sepolto nel cimitero il generale portoghese D’Almeida.

martedì 3 settembre 1912

Si suicida Francesco Rinaldi, spaventato dai ritardi nei pagamenti.

giovedì 4 settembre 1919

ieri e oggi gli operai occupano le officine, assieme alle officine Stanga di Padova, Este, Piove di Sacco, Olbach di Cadoneghe.

05 settembre 1877

il comune acquista uno stabile per il municipio, scuole, abitazioni.

venerdì 6 settembre 1901

4526 abitanti.

07 settembre 1370

Battaglia passa da contrada a villa.

martedì 8 settembre 1925

i cittadini sono costretti a servirsi di acqua dalla pompa comunale che lo trae dal canale attraverso un filtro primordiale.

09 settembre 1760

in quest’anno il minor numero di matrimoni del ‘700: 7.

sabato 10 settembre 1910

"Gabriel Faure, poeta e scrittore di romanzi e libri di viaggio, parla in un suo libro dei colli Euganei e incidentalmente del suo passaggio per Battaglia. Dopo i paesi di Stra e di Ponte di Brenta, dove si attraversa il fiume limaccioso, comincia la fertile campagna padovana. La strada è ombreggiata da un doppio filare di plàtani il cui fogliame rosso luccica al sole. Effluvi profumati aleggiano nell’aria leggera. Lungo i muri pendono vigne ^ergini, grandi grappoli di glicine, rose rosse. Mai ho sentito così forte la straziante dolcezza dell’autunno, e mi vengono alle labbra alcuni versi di Le Cardonnel:Nella sua limpidezza la luce di ottobre,/diffondendosi nell’azzurro, riempie l’aria leggera:/bagna con un oro armonioso e sobrio/i campi appena vendemmiati. I dintorni di Padova sono davvero incantevoli. "Se non ci fosse la certezza, diceva l’imperatore Costantino Paleologo, che il Paradiso terrestre si trovava in Asia, crederei che non abbia potuto essere che nel territorio di Padova". Ciò che mi colpisce è come, a pochi passi da Venezia, ogni cosa abbia un altro aspetto. Ne il clima, ne il paesaggio, ne il ciclo, ne gli abitanti sono uguali. Soprattutto, è diversa la luce: non è brumosa e colorata, come sulla laguna, ma acuta e viva. Le forme si delineano con nettezza, mettendo in risalto i rilievi. Le linee dei colli Euganei, così molli e sfumate, quando le si guarda da Venezia, qui hanno una precisione quasi troppo dura per l’occhio. Ho capito per quale motivo la visione dei pittori padovani è così diversa da quella dei veneziani tra i quali, così a lungo, si è voluto annoverarli. La scuola padovana è molto più vicina a quella di Firenze, da dove vennero nei secoli XTV e XV i due grandi maestri che esercitarono l’influenza decisiva. Ciotto e Donatelle non si sentirono per nulla spaesati sulle rive del Bacchiglione e furono immediatamente capiti e imitati. Niente è più lontano dall’arte di Tiziano della maniera un po’ dura e asdutta di Squarcione o di Mantegna. Uscendo da Padova, la strada per Ferrara costeggia in linea retta il canale di Battaglia. Alla sinistra si distende una vasta pianura, un tempo paludosa, oggi bonificata e irrigata da un sistema efficiente di canali, vero giardino di straordinaria fertilità, dove la strade si tuffano nel verde. A destra si ergono i colli Euganei, piccola catena vulcanica spuntata improvvisamente dalla pianura e staccata tanto dai contrafforti delle Prealpi di Verona quanto dagli Appennini. I loro crateri spenti hanno profili bizzarri, ma sempre armoniosi come osserva molto giustamente Chateaubriand, che apprezzò molto questa terra.[....] Cita alla rinfusa Tito Livio, Virgilio, Catullo, Ariosto, il Tasso e molta altri ancora. In verità, a essere precisi, io trovo soltan to due ricordi letterari che appartengano sicuramente a quei luoghi1, nasata di Tito Livio ad Abano e la morte di Petrarca nel piccolo paese di Arquà. Tutta la zona è ricca di sorgenti termali. I crateri euganei non vomiino più lava, ma e acque che sgorgano con straordinaria abbondan dalle fessure della trachite testimoniano l’attività che hanno ancora focolai sotterranei. I prati sono solcati da ruscelli d’acqua calda che^ rsnia densi vapori." [...] impressiom!-" co c£ f que^obel P^riggio d’autunno preferisco salire fino al ^ch^l 010;3 a^colle• Le fronde delicate dei P1"1 filtra^ il solai dedmand0- FB itrorlchi minosi che si colorano di rosso "o la luce morente, lavista si estende in tutte le direzioni. A nord tv^ d1 Battagliae di Aban0 ^ sta^ le torri e le cupole d •n^ ^-; / e ST^1 va^ del^Adige e del P°/ segnate da una ^^^ f fY d^h si B580^0"0 ^lla nebbia che sale "umidita del suol^à ovest^r^guardo abbraccia una parte dei>^ Euganei^Ad est, si stende la pianur^e»e^r,a fino alle lagune Lhioggia che si distingue nei giorni sereni. "-——-loro volo sbilenco. Ecco la notte cara agli amanti e l’ombra nella quale si congiungono le mani. Ah! assaporiamo ancora un momento la dolcezza di quest’ora! Per ridiscendere in città, aspettiamo che si spenga all’orizzonte, questa sera dopo tante altre sere, lo splendore dorato delle nubi d’autunno."

11 settembre 1676

Supplica al serenissimo prencipe.

12 settembre 1406

"Come tutti i beni dei carraresi anche il mulino "dei sei" fu messo all’asta dai vincitori veneziani e fu acquistato dai patrizi Barbon Morosini e Francesco Cornaro."

giovedì 13 settembre 1928

"Nasce la "società cooperativa in accomandita trasporti fluviali G. Scarpa e C.", il numero dei soci arrivò ad una cinquantina."

14 settembre 1339

i mulini vengono messi a disposizione da Umbertino da Carrara a Pace da Fabriano per le sue cartiere di carta da lino. La prima del Veneto.

15 settembre 1781

Le ore tredici di allora sono le 6,50 di oggi. Solo con l’arrivo di Napoleone l’ora alla francese sostituirà l’hora italiana. Creando uno scompiglio tra il popolo uguale a quello dell’introduzione dell’euro.

16 settembre 1833

"Francois Renè de Chateaubriand parla nei suoi appunti di viaggio del suo passaggio per Battaglia. L’oRO DEL TRAMONTO SUI COLLI EUGANEI Giunto a Padova, dissi al postiglione: "Strada di Ferrara". È incantevole, questa strada, fino a Monselice: colline di un’eleganza estrema, giardini di fichi, di gelsi e di salici ornati di festoni di vigne, prati ameni, castelli in rovina. Passai davanti al Cataio, tutto ornato di soldati: l’abate Lenglet, peraltro molto erudito, ha scambiato questo castello per la Cina. Il Cataio non appartiene ad Angelica, ma al duca di Modena. Mi sono trovato faccia a faccia con Sua Altezza. Si degnava di passeggiare a piedi sulla strada principale. Quel duca è un rampollo della razza dei principi inventati da Machiavelli; ha l’orgoglio di non riconoscere Luigi Filippo."

domenica 17 settembre 1944

"Ricordo che molta gente comprava 5 o 10 lire di conserva pagavano ogni quindicina il conto scritto su un libretto, dove il casolin segnava il debito." "Il piatto più in uso per molti operai, secondo me, era il classico minestrone di pasta e fagioli o riso e verze." "In campagna non stavano meglio. Qualche volta l’operaio decideva di spendere quello che aveva, anche per un pollo. In campagna vi era la tendenza a venderlo piuttosto che consumarlo." L’alimentazione è a base di polenta, uova, lardo, patate, formaggio, cipolle, cicoria, fagioli. Ma capita anche in questo periodo di mangiare: "fighi in tocio e poenta brustoia." "

18 settembre 1800

arche per la sepoltura in chiesa: delle confraternite, degli angeli(fanciulli), dei sacerdoti, private(fam. benestanti), dei poveri.

19 settembre 1793

Temporali e grandine rovinano i raccolti.

20 settembre 1703

"Il pittore Antonio Garzadori per tre giorni "la sera alla Battaglia lavorò in coprir molte figure nude delli quadri che sono per il palazzo" Selvatico."

21 settembre 1882

Delibera per la costruzione in pietra del ponte del Cataio

22 settembre 1808

al Benedetto Pietro Estense Selvatico in questo giorno gli pignorarono l’albergo e lo misero all’asta.

giovedì 23 settembre 1943

"Da questa data i partigiani padovani tagliano i fili del telefono. Gli abitanti dei paesi della provincia vengono obbligati da un ordine di Kesserling del ‘44 a sorvegliarli. "La popolazione maschile(dai 18 ai 60 anni) fu incaricata per tale compito a turni di due ore. Tale disposizione fu accettata con passività ed anche gli operai della Galileo furono impegnati nei momenti liberi."

giovedì 24 settembre 1925

il mulino della società veneta di macinazione produce 800/900 quintali di farina al giorno.

domenica 25 settembre 1938

Negli ultimi cinque anni sono nati 7 illegittimi.

martedì 26 settembre 1911

5237 abitanti.

lunedì 27 settembre 1926

Bonifica del bacino del Cataio

28 settembre 1762

Maggiore natalità di tutto il secolo: 98 nati.

29 settembre 1781

Nuovo oratorio al Cataio intitolato a San Michele Arcangelo consacrato dal vescovo Giustinian.

30 settembre 1631

"Morti quasi tutti li fornari della città…furono inviati molti uomini al dolo e alla Battaglia et altrove per vettovaglie.." Così racconta il Barbato descrivendo la peste a Padova (16000 morti secondo lo stesso medico.)"

01 ottobre 1857

Viene tumulato nel cimitero il pittore bolognese Callisto Zanotti. Secondo il Gloria.

02 ottobre 1400

"Descrizione del Cataio: "In Cattaglio piccolo, una casa de muro in monte del Cattaglio cum tesa, curtivo, bruolo, cum columbara. Un bruolo de campi quatro in circa in tutto, confina a matina l’acqua del rialto, a mezodì la degora comune, à sera la via communa, à monte el monte, tiensi p.uso(?), et abitar de li patroni, et gastaldo." "

03 ottobre 1838

L’imperatore e l’imperatrice d’Austria arrivano al Cataio

martedì 4 ottobre 1921

2404 abitanti.

05 ottobre 1791

2 maestri: un laico e un ecclesiastico.

06 ottobre 1731

Descrizione di un abbigliamento d’epoca(è un medico): levata bianca in testa, vestito con codegugno di cameloto color chiaro, camisola soto di panno foderato, bragoni di camelato chiari alla spagnola, calze nere in gamba, scarpe nere di vitello.

07 ottobre 1895

Viene attivata l’illuminazione elettrica a Battaglia, primo paese della provincia. La Società industriale di Battaglia la distribuirà poi a Monselice(dic.1895), Este(1896), Conselve(1903), Pernumia(1904) e S.Pietro Montagnon(1912).

mercoledì 8 ottobre 1947

"La busta paga di un caposquadra(febbraio) della Galileo è di £ 32.821,25(senza straordinario £ 22,800). "Senza straordinario sarebbe stato impossibile tirare avanti."

mercoledì 9 ottobre 1912

"Malattie che si curano alle terme da un opuscolo dell’epoca: "Moltissime sono le malattie le quali potranno ottenere dalle terme una completa guarigione, od almeno un miglioramento indiscutibile. Tali sono: Gli esiti di affezioni del sistema vascolare e linfatico, l’Ingrossamento delle glandole mesenteriche, la Sifilide, la Mestruazione irregolare, l’Amenorrea, la Dismenorrea, malattie tutte che dalle nostre terme otterranno salutare efficacia. Indicatissima poi e d’un effetto indiscutibile riuscirà la nostra cura termale nei postumi di paralisi, di affezioni dei muscoli, delle sinoviti, delle contusioni, lussazioni e fratture. Ma più portentosa ancora e d’un successo sicuro per la gotta, il reumatismo, l’artrite, la sciatica e tutte le nevralgie."

domenica 10 ottobre 1948

"La busta paga di un operaio della Galileo è di £ 23.591(con le ore straordinarie "Chi non voleva farlo passava per lavativo")."

11 ottobre 1841

Spettacoli lirici al teatro Marigo: Marin Faliero e Gemma di Vergy di Donizzetti e Chiara di Rosemberg di Luigi Ricci.

lunedì 12 ottobre 1987

"In un bar tre ragazzi fondano "La Vespa"."

giovedì 13 ottobre 1910

in quest’anno e nel successivo grave crisi alla Società Veneta di macinazione.

lunedì 14 ottobre 1901

Nasce Andrea Emo Capodilista. Vive tra Battaglia e Roma. Solo recentemente dai suoi appunti filosofici sono stati pubblicati tre libri.

15 ottobre 1208

Clarello affitta una chiusa(banpadura). Non poteva costruire edifici che intralciassero la navigazione. Pagava un canone annuo a Padova. Doveva costruire mulini proprio sulla riviera fossati(nome medioevale del canale).

lunedì 16 ottobre 1939

il 15 l’asilo infantile inizia a funzionare.

17 ottobre 1797

Viene firmato il trattato di Campoformio. Battaglia e il Veneto passeranno agli austriaci.

18 ottobre 1649

ieri il pittore Luca Ferrari ha firmato il contratto con Benedetto Selvatico.

19 ottobre 1449

"Battaglia: "da notare che gli uomini di detta villa si lamentano del proprio sacerdote che non sta mai nella sua chiesa e ogni giorno va di qua e di là vagando, e non ha il breviario e non recita mai l’ufficio, e tiene la detta chiesa intitolata a san Giacomo di Battaglia in cattivo ordine mal pulita e la segheria del signor Bonifacio rovina il cimitero di detta chiesa"."

domenica 20 ottobre 1946

a questa data i militari di Battaglia caduti in guerra sono 24.

21 ottobre 1426

Donazione de Lispida e campi ai Selvadego.

venerdì 22 ottobre 1915

"Le officine furono trasformate in "stabilimento ausiliario", centro di produzione e raccolta di tutte le industrie militari venete. Per le linee di navigazione."

venerdì 23 ottobre 1931

2544 abitanti.

lunedì 24 ottobre 1938

Cinque classi elementari in 8 aule con 8 insegnanti. Un corso di avviamento di tipo industriale di un solo anno.

giovedì 25 ottobre 1951

"706 abitazioni con: cucina 688; acqua potabile interna 272, esterna 143; latrina interna 320, esterna 180; luce(fisso) 638; gas(fisso)-; senza acqua e latrina 80. Case in affitto 525, in proprietà sono 101. 3427 abitanti. Molte famiglie coabitavano o erano "molto numerose; addirittura in cucina si preparavano brande. Ogni casa era mediamente costituita da 1 cucina, 1 camera, a volte 2." "Molti andavano al bar, anche per stare tranquilli. A casa si era in troppi e si creava tensione." "

26 ottobre 1754

il rev.do Anastasio Damiani cappellano fino al 1738 muore all’età di 98 anni.

domenica 27 ottobre 1946

"La Commissione Interna unitaria della Galileo ottenne: 1. sistemazione salari e cottimi; 2. corso professionale per reduci; 3. premio pasquale per 112 ore; 4. ferie da 6 a 12 giorni(prima del contratto nazionale); 5. miglioramento mensa ed indennità mancata mensa; 6. istituzione della cassa interna per assistenza lavoratori; 7. corsi per apprendisti; 8. legna a prezzi modici per i dipendenti; 9. rientro da Firenze dei capannoni della carpenteria;"

28 ottobre 1800

La vita media a Battaglia nel XVIII secolo è di 22 anni: 20 per gli uomini, 24 per le donne. Fra le persone che raggiungono un anno di età la vita media è di 36 anni: 34m., 37 f..

29 ottobre 1216

Documento che parla di un monastero sul colle della Croce.

lunedì 30 ottobre 1944

Bombardamenti da parte degli alleati. Oggi vengono uccise 25 persone. Danni alle officine, alla viabilità e a tutto il paese.

martedì 31 ottobre 1944

Continuano i bombardamenti. Da questa data iniziano gli sfollamenti che lasceranno il paese semideserto.

01 novembre 1783

"Il mulino "dei quattro" dopo la vittoria dei francesi viene acquistato dalla ditta fratelli Borsotti. I primi proprietari non patrizi e non religiosi."

giovedì 2 novembre 1944

"La popolazione tutta in pochi giorni è emigrata in massa verso i comuni vicini, terrorizzata dall’accanimento dei bombardamenti subiti… ora Battaglia Terme è pressochè abbandonata". Don Marco Romano."

03 novembre 1504

"Ai Selvadego danno in affitto le terre con l’obbligo "..di piantar vide, et arbori,et cavar fossi."

04 novembre 1784

Ritorna il vaiolo e con esso le morti.

giovedì 5 novembre 1936

2712 abitanti: 1347 femmine+1365 maschi.

06 novembre 1798

La cartiera veniva valutata per 19.160 ducati.

07 novembre 1780

Nevicata.

08 novembre 1580

"Il cardinale d’Este è a curarsi la gotta nei bagni di Battaglia. Cardinale d’ Este: Luigi d’Este (1538-1586), figlio del duca di Ferrara Èrcole II e nipote del cardinale Ippolito, ricevette la porpora nel ’61. Nel 1580 era stato appena scacciato da Roma In seguito a una rissa fra i propri domestici e gli scrivani papali. In quanto alla sua propensione per le "signore veneziane", si tengano presenti anche i rapporti con Veronica Franco."

domenica 9 novembre 1919

iniziano i lavori di costruzione della conca.

10 novembre 1794

"..alla Battaglia l’abate Fortis corse pericolo che li fosse tronco il capo dal marchese Tommaso degli Obizzi con un colpo di sciabola che gli tagliò mezzo cappello."

11 novembre 1805

Pace di Presburgo. Dominio francese.

venerdì 12 novembre 1909

Nelle Officine Rinaldi lavorano all’incirca 300 persone con un salario medio di 3/4 lire al giorno. Strutture per porti, impianti idroelettrici, ponti, forniture per le ferrovie, per il genio civile e militare, per la regia marina vengono prodotti a Battaglia.

13 novembre 1580

"Michele de Montaigne soggiorna a Battaglia e lo racconta nel suo: Giornale di viaggio in Italia. Bataille, otto miglia, un villaggetto sul canale del Fraichine che, pur non essendo profondo più di due o tré piedi, tuttavia trasporta imbarcazioni assai cariche. Ci servirono con vassoi di terraglia e piatti di legno in mancanza d’altri di stagno, del resto abbastanza passabilmente. Il lunedì partii prima io col mulo; ed essi si recarono a vedere certi bagni a cinquecento passi da là, sull’argine del canale, non trovandoci - secondo quanto riferì il signore de Montaigne - che una casa con dieci o dodici stanze. Asseriscono che in maggio e aprile vi soggiorna abbastanza gente, ma la più parte alloggia nel borgo suddetto o al castello del signor Pie, dove abita il cardinale d’Este. L’acqua per le bagnature scaturisce da una crepa nella montagna e, per mezzo di condotti, scorre fino alla casa e più in basso; di questa non se ne beve, bensì piuttosto di quella di San Pietro, che si manda a prendere. L’acqua, scendendo dalla fenditura, passa in condotti vicinissimi a quella dolce e potabile, e - a seconda del percorso più o meno lungo risulta più o meno calda. Il signor de Montaigne era salito fin in cima per vedere la sorgente, ma nessuno seppe mostrargliela; cercarono d’accontentarlo assicurando che l’acqua proveniva dal sottosuolo. Egli trova che, come quella di San Pietro, ha poco sapore: al gusto tiene qualche po’ dello zolfo ed è appena salata, e giudica che - bevendola - se ne traggono i medesimi effetti di quella stessa di San Pietro. Le tracce lasciate sui condotti sono rosse; in questa casa esistono bagni e altre sistemazioni dove l’acqua sgorga pian piano, in modo da potervisi presentare direttamente la parte malata: solitamente, per il mal di capo ci si bagna la fronte, a quanto gli riferirono. A un certo punto, lungo i condotti, si sono anche costruite cabine di pietra dove è possibile rinchiudersi, di maniera che, aprendo una valvola del condotto medesimo, 11 vapore caldo provoca subito un forte sudore: si tratta di stufe a secco, delle quali se ne trovano di varie specie. Soprattutto si usa il fango: viene raccolto in una gran vasca che è ai piedi della casa, all’aperto, per mezzo d’un arnese con cui lo si trasporta nell’abitazione, 11 vicinissima. Quivi si trovano vari apparecchi di legno adatti alle gambe, braccia, cosce e altre parti, per distendervi e serrar dentro le membra dopo aver colmato di fango il recipiente di legno, dove lo si rinnova a seconda del bisogno. Questo fango è nero come quello di Barbotan, ma non altrettanto granuloso, e più grasso, d’un calore temperato e quasi senza alcun odore. Tutti questi bagni non offrono grandi comodità, tranne la vicinanza di Venezia; e tutto vi appare grossolano, povero. Partiti da Batallle dopo la colazione, seguirono il canale che prende il nome di « canale delle due strade », stendentesi lungo l’una e l’altra sponda. In questo punto, all’altezza delle due strade suddette, si ergono dei terrapieni sopra cui transitano i viandanti, mentre esse strade - all’interno - si vanno abbassando sino al livello del fondo del canale; qui è sorto un ponte di pietra a congiungere le due strade, e su di esso scorre il canale medesimo. Sempre lungo quest’ultimo, s’incontra pure un ponte assai elevato sulle due strade: sotto passano i navigli che seguono il corso del canale, mentre sopra transita chi voglia attraversarlo; Sulla piana scorre un altro grosso torrente che scende dalle montagne e il cui letto si incrocia col canale; per lasciarlo fluire senza interrompere il corso di quest’ultimo, è stato costruito appunto quel ponte di pietra su cui scorre il canale stesso, mentre sotto scorre il torrente, intersecandolo in un letto rivestito di tavole sui fianchi, di modo che pure il torrente è in grado di trasportare imbarcazioni, essendovi abbastanza spazio in altezza e larghezza. Poiché sul canale passano di continuo altri navigli, mentre sulla sommità del ponte transitano veicoli, si hanno tré strade l’una sull’altra! Più oltre, sempre tenendoci quel canale sulla destra, passammo accanto a una cittaduccia che si chiama Montselise, sulla pianura, ma la cui cinta raggiunge la cima di un colle per comprendere un vecchio castello già appartenente agli antichi signori del posto: ma ormai non è altro che ruderi. Qui, lasciandoci le montagne a destra, imboccammo la strada sulla sinistra, in salita ma uniforme, e che nella stagione propizia dev’essere piena d’ombra; ai lati, pianure fertilissime, presentanti - secondo l’uso di questeparti - frammezzo ai campi di grano numerosi filari d’alberi ben allineati, dai quali pendono le viti. Sono così frequenti, qua, 1 buoi molto grossi e grigi di colore, che non mi parve più strano ciò che avevo rilevato a proposito di quelli dell’arciduca Ferdinando °. Ci ritrovammo su un argine con al lati paludi della larghezza di oltre quindici miglia ed estendentesi a perdita d’occhio; in altri tempi erano stagni grandissimi, ma la signoria ha tentato di prosciugarli per trame profitto; in qualche punto lo scopo è stato raggiunto, ma assai di rado, e al presente non appare che un’infinita distesa di terreno fangoso, sterile e pieno di canneti: certo, hanno perso più che guadagnato nel volerne mutare l’aspetto."

giovedì 14 novembre 1918

Dai registri di leva risulta un solo riformato nel triennio 1918/20.

15 novembre 1776

L’arciprete definisce lo stato economico dei parrocchiani: parte comodo, parte mediocre ed in parte povero.

16 novembre 1800

Nel XVIII ci sono 33 omicidi, 50 incidenti mortali nel posto di lavoro, 1 suicidio. Gli omicidi avvengono alla sera davanti o vicino all’osteria. Con fucile, archibugio, coltello o legno.

17 novembre 1865

in questa data il comune delibera di partecipare come socio, contribuendo ogni anno economicamente, alla società operaia.

18 novembre 1252

Documento che attesta la presenza di un monastero al Pigozzo.

19 novembre 1657

Descrizione del paese.

sabato 20 novembre 1943

Le imbarcazioni in servizio statale vennero requisite e adibite al trasporto controllato dai tedeschi. Ogni barca era pagata lire 500 al giorno. E ogni conduttore lire 150. Molte barche vennero attaccate dai partigiani o affondate dagli stessi barcari.

lunedì 21 novembre 1938

70 abbonati alle radioaudizione.

22 novembre 1405

Cadono i Carrara inizia la dominazione della Repubblica Veneta.

23 novembre 1503

Rinnovo privilegi cartiera.

martedì 24 novembre 1931

Fusione delle officine con le officine Galileo.

25 novembre 1794

Si trova al Cataio la bella e decantata poetessa Francesca Roberti Franco.

26 novembre 1870

Vi erano 14 lampade a petrolio ad illuminare il paese.

27 novembre 1156

Prè Viviano, primo sacerdote con qualche rapporto con la comunità di Battaglia.

28 novembre 1199

Dalla biografia di Speronella Dalesmanini(donna dalla vita avventurosa) risulta un ospizio dei malati poveri sul S.Elena.

sabato 29 novembre 1947

"La commissione interna della Galileo ottiene: 1. Miglioramento dello statuto della cassa interna assistenza lavoratori. Invio di 100 bambini alle colonie marine. 2. Istituzione CRAL aziendale; 3. Corso per apprendisti; 4. Riassunzione dei trattenuti alle armi; 5. 3 corsi serali per il perfezionamento professionale; 6. accordo per la Casse Mtue Malattie per l’istituzione di un gabinetto dentistico a Battaglia; 7. accordo per acquisti rateali; 8. vari altri interventi a favore dei dipendenti."

mercoledì 30 novembre 1949

"Si costituisce la società: "Officine elettromeccaniche di Battaglia Terme", si raggiunge così l’autonomia produttiva(da Firenze)."

01 dicembre 1765

Nel dicembre di quest’anno muoino 12 neonati(su 20 defunti).

02 dicembre 1563

"Ai Selvadego provveditori della serenissima permettono di "continuare a far fare a spese sue una fosseta di mezo il canal vecchio che altra volta soleva servir per condur li sassi di Lispia alla Battaglia.."(?) "

03 dicembre 1640

Dal ’30 Pio Enea II chiama per abbellire il Cataio gli artisti: Gabriele de Rossi, Antonio Cerva, Ippolito Ghirlanda.

sabato 4 dicembre 1909

opera a Battaglia la Congregazione di Carità che distribuisce sussidi a disoccupati e poveri che sono numerosi in paese. La presiede, per lungo tempo, Francesco Rinaldi, amministratore di Vittorio Winpffen e industriale e consigliere comunale.

05 dicembre 1800

Nel XVIII muoiono: 734 persone per febbre, 208 di vaiolo, 230 per infiammazioni, 61 all’improvviso, 12 per vecchiaia, 69 per parto.

06 dicembre 1454

Lamentela in occasione della seconda visita pastorale. La segheria, vicina al sagrato della chiesa, corrode il sagrato stesso in modo che i corpi dei morti vagando, correvano qua e là lungo l’acqua(della canaletta)

07 dicembre 1826

andrea.. di giorni sei, fu l’ultimo ad essere sepolto nel cimitero della chiesa di S.Giacomo.

sabato 8 dicembre 1923

Da quest’anno fino al 1950 transitano per i canali di Battaglia dai 700 ai 900 natanti l’anno. Trasportano trachite, carbone, zucchero, barbabietole e qualsiasi altra merce.

09 dicembre 1201

Conclusione della realizzazione del canale.

10 dicembre 1821

Società filodrammatica di estrazione borghese.

11 dicembre 1665

"Oratorio della SS.Trinità(dietro la chiesa) eretto dai confratelli della fiorente scuola omonima per adunanze, funzioni e esservi sepolti. Iscrizione sulla tomba comune: "Quanto è dolce, o fratelli, stare tutti insieme."

domenica 12 dicembre 1943

Sciopero spontaneo alle officine Galileo di 30 minuti.

martedì 13 dicembre 1938

"Nasce "società anonima cooperativa trasporti fluviali di battaglia terme" sostituisce la precedente e ha vita fino al 1943."

venerdì 14 dicembre 1945

il cantiere dei fratelli Cobelli si trasferisce da Pescantina a Battaglia.

15 dicembre 1845

"Descrizione degli ospiti delle terme: Rade volte incontri in que’ romiti viali faccie incadaverite, spettri striscianti, grucce e stampelle; tu vi scorgi invece gentili donnine, vestite di bianco, che ti vengono innanzi, come silfi; e la sera… ai lieti conversari succedono canti, danze, e s’aprono tavolieri da gioco e colloquii geniali… Nelle comitive ve n’ha dogni nazionae, d’ogni età, d’ogni sesso; dalla bruna veneziana alla pallida inglese; e greci e dalmati e levantini, in maggior numero; quali sepolti nella classica nostra cravatta e fasciati dalla prosaica velada, quali nel pittoresco loro costume…….."

16 dicembre 1816

abitanti per contrada: Rivella 157, Selvatiche 75, Garzignana 137, Montenovo 425, Sciese 40, Pizzone 423, Centro 97, Androna 66, Sega 94, Sotto Pernumia 10.

17 dicembre 1593

Bartolomeo Selvatico inizia la costruzione che porterà all’attuale villa.

18 dicembre 1734

Descrizione di un abbigliamento d’epoca(è un maselente): tabarro di salonicchio, di colore albiccio, gabana e camisola mezo lato color camelin, con altre tre camisole di filo bianco e bombaso, beretta di damasco nero, bragoni di lana bianca e calze cameline, scarpe con fibbie di metallo.

19 dicembre 1236

"In questo luogo detto del Pigozzo si radunarono li duodeci podestà, overo ambasciatori eletti dal consiglio di Padova con autorità di soggettar la città(di Padova) a Federico imperatore che già era venuto in Italia"."

martedì 20 dicembre 1921

inverno di eccezionale siccità.

mercoledì 21 dicembre 1938

una edicola.

22 dicembre 1689

"In quest’anno viene descritta per villa Selvatico la "Bisciabuona"(un turbine improvviso): "Il coperto di piombo della cupoletta, fu buonaparte dal turbine rapito e portato sopra un altro più basso monticello alla distanza di quasi mezzo miglio, e la pigna di pietraviva in che finiva quella galante cupoletta, fu portata lontana quasi un tiro d’archibuggio. E lasciata cadere sopra il tetto d’una casa." Anche la cartiera di Battaglia, in via Chiodare, fu "quasi del tutto spianata e portatone i fogli per molte miglia lontane fino alla laguna."

23 dicembre 1734

oratorio dell’Assunta presso la famiglia Canal.

24 dicembre 1622

"Il Tassoni nel suo libro "La secchia rapita" scrive: "Il favorito di Ezzelino, Inghelfredo:dichiarato è baron di Terradura e la Battaglia va sotto il suo impero dove fa risonare le antiche mura l’incontro di due fiumi e il corso fiero."

mercoledì 25 dicembre 1940

Numero medio dei componenti per famiglia: 5.

26 dicembre 1734

angelo Bacco uccide lo zio e ferisce un’altra persona.

27 dicembre 1605

il Cittadella descrive Battaglia.

28 dicembre 1788

Per un’anare, cacciatore di frodo ucciso nel serraglio del Cataio.

29 dicembre 1826

angela… fu tumulata nel nuovo cimitero comunale e fu la prima sepolta in esso.

mercoledì 30 dicembre 1914

il teatro sociale è proprietà della società operaia.

31 dicembre 1866

Da ieri c’è il primo sindaco di Battaglia dopo l’unità d’Italia: Alessandro Selmi.