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IL GAZZETTINO del 5 Marzo 2005

Scritto il 05/03/2005 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]

BATTAGLIA Il Comune valuta se costituirsi parte civile contro la C&C Si è riunito giovedì sera il consiglio straordinario concentrato sui fatti emersi dall’indagine giudiziaria avviata nei confronti della C&C di Pernumia che lavorava rifiuti industriali risultati tossici.La vicenda era iniziata due anni fa con le prime proteste di chi risiedeva nella zona a cavallo tra i Comuni di Battaglia Terme , Due Carrare e Pernumia dove si trovano i capannoni della C&C, davanti al cimitero battagliense e alle spalle della Magrini Galileo. Un argomento spinoso che ha dato la stura a una ridda di polemiche culminate nella richiesta di dimissioni dell’assessore all’Ambiente del Comune, Placido Bertin e di quello provinciale, Roberto Marcato, da parte del gruppo di minoranza di centro sinistra. Un ordine del giorno rifiutato dal sindaco, Velia Bevilacqua, che oltre a non ravvisare l’inadeguatezza dell’impegno del proprio assessore, e del Comune, ha ricordato che Battaglia Terme più di altri ha cercato di far qualcosa pur nel limite delle proprie competenze. La realtà, riconosciuta da ambo le parti, ha infine riportato la discussione sui binari della concretezza dato che i fatti non lasciano spazio alle polemiche e chiedono, al contrario, soluzioni rapide ed efficaci. Se da un lato l’intervento della magistratura ha messo la parola fine all’attività della C&C, dall’altro rimane l’emergenza dei materiali tossici lasciati sul piazzale dell’azienda e seppelliti nel terreno adiacente. Indispensabile quindi la messa in sicurezza per evitare che la situazione già delicata peggiori. Bisogna arrivare al più presto alla bonifica dell’area. Allo scopo sindaco, capigruppo, rappresentanti politici e rappresentanti del comitato cittadini si riuniranno martedì prossimo per decidere come muoversi e valutando anche la possibilità di costituirsi parte civile. [Paola Gallinaro]