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IL GAZZETTINO del 31 Maggio 2007

Scritto il 31/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]

PADOVA PERNUMIA Per tutta la notte i vigili del fuoco hanno monitorato i fanghi tossici stoccati all’interno dei capannoni dell’azienda di via Granze Domato l’incendio sulla C&C piovono le polemiche. I Verdi: serve una bonifica seria. I Ds: infiltrazioni delle ecomafie. La Provincia: saranno reperiti i fondi necessari. Il giorno dopo al principio d’incendio della C&C i consiglieri provinciali insorgono, chiedendo un intervento veramente risolutivo. I VERDI. «I rifiuti accumulati vanno classificati per tipologia per poterli stoccare in luoghi idonei spiega Paolo De Marchi, consigliere provinciale dei Verdi - la condizione del suolo e della falda va analizzata per capire la profondità dell’inquinamento. Inoltre vanno rimossi capannone e piazzale. Per una vera bonifica ci vogliono investimenti economici e una direzione che deve vedere Provincia e Regione protagoniste dirette. Operazioni parziali, delegate al Comune, come quelle a cui sembra orientarsi la conferenza dei servizi, non servono a risanare l’area, ma solo a gettare fumo negli occhi. È urgente un dibattito in consiglio provinciale».I DS. «Per gli enti pubblici è il momento di passare dalle parole ai fatti dichiarano Fabio Rocco, segretario provinciale dei Ds e Helene Zago, consigliere provinciale Ds - ci aspettiamo un intervento immediato dell’amministrazione provinciale, perché la salute dei cittadini di quella zona rischia di essere pesantemente danneggiata dai reflui dovuti alla pioggia. Il controllo sullo smaltimento di rifiuti tossici nel territorio è stato a lungo sottovalutato dal centrodestra, con il rischio concreto di infiltrazioni delle ecomafie e di una crescita esponenziale dell’utilizzo di materiali nocivi per le opere pubbliche». LA PROVINCIA. «La situazione ad oggi, può dirsi sotto controllo, come hanno confermato i Vigili del Fuoco dopo che i rifiuti sono stati monitorati per l’intera nottata commenta l’assessore provinciale all’ambiente Roberto Marcato, in seguito ad una riunione tenutasi ieri con i comuni di Battaglia, Pernumia, l’Arpav e il rappresentante dei Vigili del Fuoco - L’Arpav ha effettuato prelievi di campione del cumulo oggetto della combustione e tra breve, si potrà risalire alle cause della combustione, non escludendo motivazioni esterne. Il Comune di Pernumia provvederà alla chiusura di tutti i varchi esterni della recinzione e di accesso ai capannoni, mediante muratura o blocco dei portoni d’accesso. Il Comune contatterà inoltre il Giudice competente per chiarire compiti e responsabilità della vigilanza attualmente affidata al Corpo Forestale dello Stato. Anche i Carabinieri del posto saranno attivati per controlli sistematici. La Provincia provvederà allo smaltimento immediato delle acque utilizzate per il raffreddamento dei materiali. Inoltre realizzerà il piano di caratterizzazione di tutto il materiale contenuto nei capannoni. I costi prevedibili ammonteranno a parecchi milioni di euro, ma in ogni caso la Provincia farà la sua parte. Alla prossima riunione del 15 giugno parteciperanno anche la Regione ed il Ministero dell’Ambiente. L’obiettivo sarà richiamare l’attenzione degli organi regionali e nazionali, anche per il reperimento dei fondi necessari, fatto salvo il diritto di rivalersi, su tutti i privati coinvolti nella vicenda».