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Articolo "il mattino" 28-05-2007

Scritto il 28/05/2007 da [lavespa] nella categoria [Rassegna Stampa]

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IL GAZZETTINO del 27 Maggio 2007

Scritto il 27/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PADOVA Pernumia. Davanti ai cancelli ci sono ancora i sigilli blu della magistratura. Avvicinandosi a pochi metri dalle imponenti inferriate, un’odore nauseabondo, quasi metallico, assale impietoso. L’istinto naturale è di proteggere la bocca con le mani, facendo subito qualche passo indietro nella speranza di fuggire dal gas. Ma voltando le spalle alla C&C di Pernumia , il primo pensiero va immediato alle famiglie che disgraziatamente vivono al confine con i 70 mila metri cubi di rifiuti tossici della ditta di via Granze. Per questo ieri mattina, tutti hanno partecipato al sit-in di protesta organizzato dalle associazioni ambientaliste, per chiedere una bonifica definitiva.

IL GAZZETTINO del 27 Maggio 2007

Scritto il 27/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PADOVA LE TESTIMONIANZE DEI RESIDENTI «L’aria è irrespirabile. Perfino i gatti si sono ammalati». Pernumia.(E.M.) Ormai non ne possono più delle promesse senza un seguito concreto. Tutti chiedono un intervento definitivo. «Io vivo e lavoro a pochi metri dalla C&C spiega Mario Vettore dal 2001 attendo una risposta a questo problema. Ogni settimana capitano dei giorni in cui l’aria è irrespirabile e con il caldo dell’ultimo periodo la situazione è addirittura peggiorata. Quando entravano i camion nell’azienda era tremendo perché lasciavano nell’aria delle polveri irrespirabili. Insieme agli altri residenti sono andato in Provincia, ma ho sentito solo tante promesse». Per Gilberto Calarga, fiorista dell’antistante cimitero, la situazione è addirittura peggiore. «Si sentono spesso strani odori racconta Calarga io lavoro da 17 anni a dieci metri dai cancelli della C&C e ora temo veramente per la mia salute. Già le piante qui intorno stanno risentendo dei rifiuti tossici. Anche i gatti della zona, che spesso entrano nei capannoni, sembrano malati e faticano a muoversi normalmente. Spero venga fatto qualcosa di concreto». Preoccupazione giunge anche dal comitato Lasciateci Respirare per voce di Francesco Miazzi. «La nostra denuncia che mi era valsa una querela, era evidentemente mirata alle persone giuste commenta Miazzi cos’ha fatto in questo periodo la Provincia? Ha allertato la Regione come richiesto da tutto il consiglio? Siamo ricaduti nell’inferno iniziale con tutti i rifiuti ancora nell’area ed un rischio gravissimo per gli abitanti della zona». Sulla stessa linea anche l’associazione La Vespa. «Il tema ambientale e quello della salute dei cittadini si uniscono dicono Massimo Rizzo e Ermanno Zodio, rappresentanti del gruppo gli enti che dovrebbero intervenire sono in estremo ritardo. Anche il Comune di Battaglia deve dimostrarsi più incisivo».

IL MATTINO del 27 Maggio 2007

Scritto il 27/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PERNUMIA PERNUMIA. «Sono passati due anni e non è ancora stato fatto nulla. Dopo il sopralluogo della commissione tecnica, il consiglio provinciale aveva approvato all’unanimità nel marzo del 2006 una mozione per avviare il piano di bonifica. Quattordici mesi dopo siamo esattamente al punto di partenza». Il consigliere provinciale dei Verdi, Paolo De Marchi, apre così il sit-in di protesta organizzato davanti ai cancelli della «C&C». Una manifestazione che ha riunito ieri mattina una trentina di persone. Comitati, associazioni, residenti: realtà che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con la ditta ai confini tra Pernumia e Battaglia, ancora sotto sequestro per aver realizzato conglomerati cementizi con l’utilizzo di rifiuti tossico-nocivi. «Solleciterò nuovamente il coinvolgimento della Regione con una mozione – prosegue De Marchi – Resto scettico sull’ultima conferenza dei servizi. Non è possibile portare via del materiale che nemmeno si conosce. Servono nuove analisi, dati più approfonditi. E trovare un sito dove trasportare i rifiuti non è semplice». «Spesso da questa zona arrivano odori strani – confessa Mario Vettore, che abita a pochi metri dalla C&C – Quando la ditta era aperta, i camion trasportavano all’esterno parecchio materiale e le polveri si depositavano sulla strada. Nei giorni di pioggia non si riusciva a respirare». «L’aria è acre e le esalazioni ti chiudono lo stomaco – aggiunge Gilberto Calarga, che dal 1990 lavora come fioraio nel cimitero antistante la ditta – Molti fiori appassiscono, persino i gatti sembrano intontiti quando si muovono». «Si parla sempre e solo della messa in sicurezza dell’area esterna – chiosa Massimo Rizzo, portavoce dell’associazione “La Vespa” di Battaglia – quando i capannoni sono fatiscenti e stracolmi di rifiuti. E’ ora che qualcuno intervenga». «I rilevamenti Arpav hanno dimostrato che anche il piazzale è inquinato – conclude Francesco Miazzi, consigliere comunale dei Verdi di Monselice e presidente del comitato “Lasciateci Respirare” – Ci sono notevoli quantità di idrocarburi e metalli pesanti, e il rischio di contaminazione della falda è molto serio. Finiamola con questo scaricabarile tra le istituzioni: Provincia e Regione si assumano la responsabilità di avviare la bonifica una volta per tutte».

IL GAZZETTINO del 27 Maggio 2007

Scritto il 27/05/2007 da [lavespa] nella categoria [C&C - Rass. Stampa]
PADOVA PERNUMIA Sit-in di protesta organizzato dall’associazione "La Vespa" e dal comitato". Lasciateci respirare" davanti all’azienda sotto sequestro. Sui veleni della C&C il balletto delle competenze. «Costerà 10 milioni di euro bonificare l’area di via Granze dalle tonnellate di rifiuti tossico nocivi stoccati nei capannoni». Ormai da anni si attende la bonifica dell’area della ditta di Pernumia, che non significa solo lo smaltimento dei rifiuti all’interno dei capannoni, ma anche lo smantellamento dei piazzali esterni (pieni di idrocarburi e metalli pesanti che finiscono nel vicino scolo) e di tutto l’eternit adagiato sulle strutture della C&C, ormai fatiscenti.Ieri mattina l’associazione La Vespa di Battaglia Terme e il comitato Lasciateci Respirare di Monselice hanno dato vita ad un sit-in di protesta, per chiedere una volta per tutte, la bonifica della zona. Il costo stimato si aggira intorno ai 10 milioni di euro a cui si aggiungono 100 mila euro per le dovute analisi. Una cifra non del tutto irrisoria che sembra, sarà recuperata tra Provincia e Regione. Durante la conferenza dei servizi che si è tenuta l’altro giorno a Pernumia, è uscito l’impegno per partire già dai prossimi giorni con la bonifica, interessando anche il Ministero dell’Ambiente. Ma ormai lo sconforto regna sovrano e quasi nessuno ci crede. Intanto, Paolo De Marchi, consigliere provinciale dei Verdi, ha presentato una mozione per chiedere l’intervento, insieme alla Regione, in tempi strettissimi. «Dopo anni di attesa siamo ancora al punto di partenza commenta De Marchi il termine per la presentazione del programma di smantellamento dei rifiuti è scaduto il 19 maggio scorso e quindi ci troviamo con migliaia di tonnellate di sostanze nocive. Ora riprenderà il balletto tra Comune e Provincia sulle competenze, in assenza di alcun interessamento da parte della Regione. Qualcuno ipotizza lo spostamento dei rifiuti esterni nei capannoni già più che saturi. Della natura di questi rifiuti ancora non si sa nulla e già si parla di portarli in discarica o di trasformare proprio la C&C in deposito. È evidente che siamo ormai all’assurdo e Provincia e Regione attendono chissà quale soluzione dal Comune di Pernumia ». Presenti alla manifestazione c’erano anche i consiglieri di opposizione di Battaglia e Pernumia, ma un solo amministratore della zona, Placido Bertin, assessore all’ambiente di Battaglia. Decisamente troppo poco per un problema così grande